Caro iCrewer, in alcuni casi bastano soli Quattro giorni per cambiare la vita o la prospettiva di una persona. È esattamente quello che succede a Marina, la protagonista del nuovo romanzo di Antonella Giacon edito da Edizioni Corsare.
Quattro giorni: il libro
“Marina ha 9 anni e con la sua famiglia sta facendo, come tutti gli anni, una vacanza al Lido di Venezia. Il suo fratellino ha un incidente e per questo verrà affidata per quattro giorni alla famiglia Menin.
La libertà e la spensieratezza di cui fa esperienza per la prima volta con mamma e papà Menin, e soprattutto la vicinanza con Lele, loro figlio minore, cambierà per sempre il suo modo di vedere il mondo e le regalerà coraggio e il desiderio di essere sé stessa.”
Antonella Giacon nel suo ultimo lavoro editoriale dipinge luoghi del Lido di Venezia sconosciuti ai più, attraveso i posti segreti che Lele mostra a Marina.
Con la semplicità del linguaggio parlato decrive l’Italia di fine anni ’70, ma soprattutto esplora i rapporti e le emozioni dei suoi giovani personaggi, esattamente come in Qualcosa di speciale.
Quattro giorni è una saga familiare in cui un cambio di ambiente innesca un cambio di prospettiva, punto di partenza del viaggio di Marina dentro se stessa.
La piccola protagonista, cresciuta in una famiglia abbastanza rigida e tradizionale, sperimenta una realtà molto diversa da quella abituale.
L’approccio familiare leggero, meno convenzionale e meno stereotipato della famiglia Menin, diventa un alternativa di vita per quella bimba di nove anni a cui non piace “fare la mammina alle bambole”.
Antonella Giacon, tra scrittura creativa e ragazzi
Antonella Giacon, è autrice, insegnante e formatrice di scrittura creativa per bambini, ragazzi e adulti. Il suo lavoro svolto con i ragazzi le ha sicuramente permesso di interpretare e immedesimarsi nella mente e nelle parole dei suoi giovani protagonisti.
Sia in Quattro giorni che in Qualcosa di speciale è riuscita a dar voce alla vita e alle emozioni dei suoi giovani pesonaggi, rendendo la lettura dei suoi libri adatta sia ad un pubblico adulto che di ragazzi. I suoi romanzi sono specchi nei quali un lettore molto giovane può immedesimarsi e riconoscersi o addirittura esplorarsi.
Il suo linguaggio ha un particolare tratto distintivo, quello di essere diretto e senza fronzoli quanto una frase pronunciata a voce da un adolescente.
Se per un ragazzo può sembrare quasi di ascoltare le parole di un suo coetaneo, ad un adulto può arrivare come la voce di un figlio o di se stesso da giovane.
Esattamente per questi motivi, i racconti di Antonella Giacon arrivano dritti all’anima e sono in grado di risvegliare le emozioni di lettori di tutte le età.