Caro iCrewer, in questi mesi stiamo sentendo parlare sempre più spesso di Nft, ovvero non-fungible token. Il primo autore italiano che lo ha generato è stato Alessandro Baricco, con l’opera Novecento. Entriamo dentro questo certificato e vediamo come stanno cambiando il mondo digitale.
Novecento di Baricco, la prima opera letteraria Nft
L’Nft (Non-Fungibile Token) è un certificato che attesta la proprietà e la provenienza di un asset digitale. Ma come mai l’autore Alessandro Baricco si è spinto in questo mondo fatto di numeri e codici? Come ha spiegato:
C’è qualcosa che sta succedendo oggi, e sta succedendo nel quadrato formato da questi quattro punti: blockchain, criptovalute, Nft, Dao. Lì dentro c’è qualcosa che probabilmente è destinato a cambiare di molto la nostra vita, come è successo dieci anni fa con le App, per esempio.
Quindi mi sono detto: voglio finire dentro quel quadrato e il modo migliore per vedere cosa c’era là dentro era fare un Nft. Mi sembrava che nessuno lo avesse fatto con la letteratura e anche questo mi ha attirato molto, per scompigliare un po’ le carte del mio mondo produttivo letterario, che sono ancora molto antiche.
Con l’aiuto di alcuni esperti ho prodotto questo Nft, che è insieme un nuovo capitolo di The Game e l’ennesimo capitolo della mia storia con quella di Novecento, che probabilmente è il codice sorgente di tutta la mia opera.
Con la supervisione tecnica di Serena Tabacchi, curatrice, direttrice e co-fondatrice del Museo d’Arte Contemporanea Digitale, Bruno Pitzalis, esperto di crypto art e comunicazione, e Massimo Franceschet, docente di blockchain e crypto asset, Baricco ha coniato la registrazione della propria interpretazione vocale di Novecento.
L’Nft di Novecento è già coniato sul marketplace OpenSea e sarà messo in vendita a marzo.
Cosa sono gli Nft?
Per capire cosa intendiamo per Nft, mi rifaccio alla prima nozione base che ho trovato su Internet, riconducibile a Wikipedia, che riporta:
Un non-fungible token (in italiano token non fungibile) è un tipo speciale di token crittografico che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità scritto su Blockchain di un bene unico (digitale o fisico); i gettoni non fungibili non sono quindi reciprocamente intercambiabili. Ciò è in contrasto con le criptovalute, come bitcoin e molti token di rete o di utilità, che sono per loro stessa natura fungibili.
Molto più semplicemente potremmo dire che il token è un’informazione digitale contenuta in un file; mentre non-fungible rappresenta la caratteristica unica: questi “token” non possono essere scambiati o sostituiti con nessun altro bene perché possiedono una specificità individuale.
In pratica, sono oggetti digitali che presentano tutte le caratteristiche di un oggetto fisico.
L’arte è stata uno dei primi casi d’uso del non-fungible token, e blockchain in generale, a causa della sua capacità di fornire prove di autenticità e proprietà dell’arte digitale che altrimenti avrebbe dovuto fare i conti con il potenziale della riproduzione di massa e distribuzione non autorizzata di arte attraverso Internet.
Il clamore sollevato nel febbraio 2021 è iniziato quando l’artista digitale statunitense-americano Beeple ha lanciato il lavoro Everydays. The first 5000 days, il quale è stato considerato la prima opera d’arte tutelato online ad essere elencata in una delle principali case d’asta di Christie’s.
Un progresso molto interessante e che tutela gli artisti digitali. Inoltre, grazie al sistema blockchain non sarà possibile neppure fare screen o delle registrazioni dello schermo. In questo modo, autori, artisti, grafici e scrittori possono vedere tutelate e protette le proprie opere e la loro proprietà intellettuale.