Si intitola Nomadland. Un racconto d’inchiesta ed è stato scritto dalla giornalista Jessica Bruder. In Italia, è stato pubblicato nel 2020 dalla casa editrice indipendente Edizioni Clichy, nella traduzione di Giada Diano.
Nomadland. Un racconto d’inchiesta, di Jessica Bruder
Ogni giorno in America, il Paese più ricco del mondo, sempre più persone si trovano a dover scegliere tra pagare l’affitto e mettere il cibo in tavola. Di fronte a questo dilemma impossibile, molti decidono di abbandonare la vita sedentaria per mettersi in viaggio. In un mondo in cui basta un ricovero in ospedale al momento sbagliato per mandare in fumo i risparmi di una vita, in cui la previdenza sociale è praticamente inesistente e il peso dei debiti spinge molti alla disperazione, donne e uomini in età da pensione hanno iniziato a migrare da un lato all’altro del Paese attraverso i mezzi di trasporto più vari, tra un lavoro precario e l’altro.
Tra loro Linda May: una nonna di 64 anni, dai capelli grigi, che vive viaggiando su un 28 piedi e che nel film in uscita tratto da questo libro è interpretata dall’attrice Premio Oscar Frances McDormand. ‘Nomadland’, nato dall’inchiesta «Dopo la pensione» ci accompagna in un viaggio attraverso la vita, i sogni e le speranze di questi nomadi del terzo millennio, per scoprire che, squarciato il velo illusorio del Sogno Americano, al di là è forse possibile scorgere una nuova realtà, più umana, più solidale, più bella.
Jessica Bruder
Jessica Bruder è una giornalista d’inchiesta, interessata a questioni sociali e sottoculture. Per scrivere Nomadland Jessica Bruder ha percorso più di 15mila miglia guidando – e vivendo – in un camper, nell’arco di tre anni. Lo scopo era conoscere e raccontare le vite di tutti quegli americani che, rinunciando a un alloggio tradizionale, si mettono in viaggio, passando da un lavoro a un altro. Nomadi a tempo pieno ma con lavori precari. Nomadland ha vinto il Discover Award 2017 ed è stato finalista del J. Anthony Lukas Prize e dell’Helen Bernstein Book Award.
Jessica Bruder insegna storytelling narrativo alla Columbia Journalism School ed è una collaboratrice di lunga data del New York Times. Inoltre, ha scritto e scrive anche per WIRED, The Washington Post, New York Magazine, The Guardian e diverse altre testate internazionali.
Nomadland: il film vincitore di tre Premi Oscar
Nomadland è il film scritto, diretto, montato e co-prodotto dalla regista Chloé Zhao. Si tratta dell’adattamento cinematografico dell’omonimo libro di cui abbiamo parlato qui sopra e, nella Notte degli Oscar del 2021, si è aggiudicato ben tre statuette (Miglior film, Miglior regista, Miglior attrice protagonista a Frances McDormand). E questi sono solo gli ultimi dei molti riconoscimenti ricevuti, tra cui due Golden Globe e il Leone d’oro al miglior film, nell’edizione 2020 della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Nomadland: la trama
Empire, stato del Nevada. Nel 1988 la fabbrica presso cui Fern e suo marito Bo hanno lavorato tutta la vita ha chiuso i battenti, lasciando i dipendenti letteralmente per strada. Anche Bo se ne è andato, dopo una lunga malattia, e ora il mondo di Fern si divide fra un garage in cui sono rinchiuse tutte le cose del marito e un van che la donna ha riempito di tutto ciò che ha ancora per lei un significato materico.
Vive di lavoretti saltuari poiché non ha diritto ai sussidi statali e non ha l’età per riciclarsi in un Paese in crisi, e si sposta di posteggio in posteggio, cercando di tenere insieme il puzzle scomposto della propria vita. (La trama è tratta dalla scheda del film presente su mymovies.it)
E qui sotto puoi vedere il trailer ufficiale in italiano di Nomadland.