Caro iCrewer, abito in una piccola cittadina in provincia di Bologna che ha fatto della cultura il suo punto di forza. Il 24 gennaio 2020 dalle ore 20:30 alle 22:30 presso il Teatro Biagi D’Antona in Via G. La Pira 54 a Castel Maggiore, il Comune ha organizzato un incontro con il poeta Bruno Tognolini. Nel corso della serata racconterà il suo lavoro di ricerca sull’invenzione verbale arcaica e l’organizzazione in rima e metro nelle filastrocche dei bambini.
L’evento, anteprima del Junior Poetry Festival 2020 che si svolgerà dal 7 al 10 maggio, è gratuito ma ha posti limitati quindi si consiglia di prenotare alla seguente mail: juniorpoetryfestival@gmail.com
È lo stesso poeta a parlare della serata: “I bambini sono poeti naturali: la loro lingua sacra aurorale nomina il mondo in cui son stati scodellati con una forza creatrice, cosmogonica, parente di quella con cui gli aborigeni di Chatwin nelle loro Vie dei Canti “fanno venir su il Paese”. Esploreremo le sorgenti di questa Lingua Mamma, che nel cammino per diventare Lingua Babbo, Lingua Zia, Lingua di Là Fuori, approssima via via le “parole giuste” in mirabolanti SCARABOCCHI verbali, vere chimere linguistiche, paroline staminali strabilianti di cui mi son fatto collezionista, e che – con grandi sicure risate – mostrerò. Poi ci godremo le filastrocche bambine native, non meno stupefacenti invenzioni poetiche puerili di gioco e gioia, che l’eredità di quelle chimere linguistiche dell’aurora in parte raccolgono, e che ho pure collezionate negli anni in giro per le scuole d’Italia, e farò sentire. Vera, pura e scalciante “Etica pelètica pelem‑pem‑pètica” ed estetica poetica puerile. Con una omelia finale per interrogarci: come li risarciamo noi adulti di tanta bellezza, per duro dovere d’educazione alla realtà sottratta?”
Caro iCrewer, sicuramente un evento interessante da non perdere se sei in zona.
Parliamo un po’ di Bruno Tognolini: classe 1951, è nato a Cagliari e attualmente vive tra Lecce e Bologna. Fin da bambino amava leggere e aveva la passione di costruirsi da solo i giocattoli con piccoli legni, chiodini e spago. La scrittura è arrivata a quarant’anni, quando ha capito che come i suoi giocatoli, le storie poteva scriversele da sé. Scrittore per bambini quasi per caso, ha iniziato per raccontare storie alla figlia Angela, potendole così scrivere in rima. Dal 1992 ha al suo attivo circa una cinquantina di libri, testi per la trasmissione per bambini l’Albero Azzurro e la Melevisione. Ha scritto canzoni e per il teatro passando per videogiochi e Rime d’Occasione per chiunque gliele chiedesse. Felice vincitore di due Premi Andersen; il suo ultimo romanzo, Il giardino dei musi eterni, è il primo libro per ragazzi ad aver vinto il titolo Libro dell’Anno a Fahrenheit Radio Tre; inoltre è stato finalista del Premio Strega Ragazzi, e vincitore del Premio LiBeR Miglior Libro 2017. Nonostante tutti i premi vinti non ha perso la sua voglia di creare e scrivere perché la storia e la poesia più bella, ne sono convinto, la devo ancora costruire.