Oggi nella rubrica di Lifestyle parleremo di Gessica Notaro, classe 1989 che ha tanto da raccontare. E il modo migliore per farlo è scrivere. “Nata sotto una buona stella” è la sua autobiografia dove racconta tutto ciò che le è accaduto e come mai ora è un’attivista. Attiva infatti contro la violenza sulle donne. Dopo il “suo incidente” che l’ha fatta diventare ciò che è ora, ha deciso di aiutare le persone che si trovano nella sua stessa situazione.
“Nata sotto una buona stella“ è edito da Mondadori nella collana Vivavoce. Uscirà in tutte le librerie il 8 giugno 2021.
Cosa troveremo dentro “Nata sotto una buona stella”?
La dipendenza affettiva spesso affonda le sue radici nei nostri punti più fragili, ci costringe a vivere come equilibristi che lottano contro il terrore di rimanere al fianco del proprio carnefice da una parte e, dall’altra, con quello egualmente spaventoso di rimanere soli. E ciò che è accaduto a Gessica. Ad appena vent’anni perde il padre. L’anno successivo, il fratello. Dopo il lutto, il dolore, il pianto, le crisi di panico, quando è convinta di aver finalmente trovato il modo di sopravvivere, ecco materializzarsi nella sua vita un uomo che sembra perfetto. E di una bellezza abbagliante: mulatto, occhi verdi, riccioli biondi, viso angelico su un corpo statuario. Quando entra in una stanza la contamina con la sua allegria. Come se fosse vittima di un incantesimo, Gessica decide all’istante che si prenderà cura di lui, che lo accoglierà, che sarà per lui famiglia. Potrebbe sembrare l’inizio di una romantica storia d’amore. In realtà, per Gessica inizia un nuovo calvario che porta allo stalking, fino a culminare in un’aggressione di inaudita violenza. Il 10 gennaio 2017, a sei anni esatti dalla morte del fratello, viene ferita al volto con l’acido. E sfigurata, non è possibile sapere se vedrà ancora dall’occhio sinistro, che deve tenere coperto. E allora che indossa per la prima volta una benda, nera come quella dei pirati, ma tempestata di glitter. Secondo Gessica siamo noi a scegliere come guardare il mondo: anche quando tutto sembra nero, possiamo decidere di cercare le lucciole. Quando ancora è ricoverata in ospedale, infatti, pensa già a come rialzarsi, a come sfruttare la sua popolarità per aiutare altre vittime di manipolazione e di violenza. “Nata sotto una buona stella” racconta la storia di una donna uscita più forte e più bella dall’inferno di una relazione con un manipolatore mascherata da amore, grazie a nuove consapevolezze. “Nulla è mai perduto finché riusciamo a credere fermamente nei nostri sogni e a rimanere saldi nella fede. E di questo che sono fatti i miracoli. E di questo che siamo fatti noi”.
Perché dovremmo leggere “Nata sotto una buona stella” di Gessica Notaro?
Perché è una storia che parla di sconfitte e dolori. Parla di rinascita e di rivincita. Parla della violenza e delle sue conseguenze. Parla a chi non vuol capire, perché dietro a un “Se l’è andata a cercare” c’è solo tanta ignoranza. Parla a tutte le vittime che si sono trovate nella sua situazione, parla per tutte quelle che invece non ce l’hanno fatta per poterlo raccontare.
Dal titolo provocatorio, Gessica Notaro ha voluto dare una voce a tutte quelle vittime, quei sentimenti, quelle situazioni che purtroppo, spesso per mancata empatia, non vengono capite. E Come disse tempo fa:
“Continuerò a parlare, per me, per quelle donne che non ci sono più e che non possono raccontarlo e per quelle donne che sono chiuse in casa e non hanno la forza di reagire. Non continuate ad insistere perché più mi dite di tacere, più continuerò a parlare”.
Ho tanta ammirazione per Gessica, per la sua forza di riscatto, e per tutto il suo impegno ad aiutare altre persone che vivono situazioni simili. Lo leggero perché sicuramente interessante.