Luca Serianni, studioso e filologo della lingua italiana, è disgraziatamente venuto a mancare oggi. Ricoverato d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma il 18 luglio 2022 in seguito a un incidente stradale – è stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali – il professore settantaquattrenne verteva in condizioni critiche già da giorni.
Chi era Luca Serianni?
Era un uomo che si è speso in mille modi per la lingua italiana, per il suo studio e la sua divulgazione. “Nato a Roma nel 1947, Serianni ha dedicato la sua vita al ‘culto’ della parola, primo strumento del pensiero umano, ponte tra noi e il mondo, e all’analisi dell’evoluzione della lingua dal latino all’italiano, dall’idioma popolare al linguaggio poetico, dalla grammatica storica all’influenza dei contesti culturali e sociali.”
Fin da subito, una volta conseguita la laurea in Lettere nel 1970, la vita lavorativa di Luca Serianni è stata indirizzata all’insegnamento accademico. Dopo aver lavorato in varie università in tutta Italia, gli è stata assegnata una cattedra all’Università la Sapienza di Roma, dove ha insegnato per trentasette anni, fino al momento del ritiro in pensione. La sua ultima lezione ha riguardato proprio il lavoro di tutta la sua vita: l’insegnare la storia della lingua italiana a studenti universitari.
“Socio dell’Accademia della Crusca e dell’Accademia Nazionale dei Lincei, direttore delle riviste Studi linguistici italiani e Studi di lessicografia italiana, nel 2010 è stato nominato vicepresidente della Società Dante Alighieri.
Nel 2017 è stato nominato consulente del ministero dell’Istruzione per l’apprendimento della lingua italiana. Per molti anni ha vissuto a Ostia, dov’è stato molto attivo sul piano culturale e sociale: l’anno scorso aveva tenuto, nella Chiesa di Regina Pacis, tre lezioni sulla Divina Commedia.”