Si tiene in questi giorni e fino al 26 ottobre a Firenze la mostra fotografica Memorie in viaggio per ricordare i due grandi autori toscani in occasione dei venti anni dalla loro scomparsa. In mostra, 80 immagini, 40 per ciascun autore, digitalizzate e riprodotte a partire dagli originali, che offrono uno sguardo sui luoghi dell’Oriente e Estremo Oriente che i due viaggiatori hanno vissuto, raccontato e amato.
Un legame profondo che i due scrittori hanno avuto con l’Asia, e che hanno condiviso con il mondo raccontando le loro esperienze attraverso libri e reportage: uno sguardo intimo e appassionato su popoli e paesaggi, usanze e tradizioni, esplorando luoghi geografici e persone.
Gli scatti della mostra fotografica Memorie in viaggio provengono dagli archivi personali dei due autori, con il supporto di Angela Terzani Staude.
L’iniziativa è inserita nell’ambito del Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine all’interno dell’Estate Fiorentina 2024 e la mostra inaugura il progetto Memorie in viaggio nato in occasione dei festeggiamenti per i 700 anni dalla morte di Marco Polo e che ha come tema centrale proprio quello del viaggio.
Spiega Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case Della Memoria:
Abbiamo scelto di cimentarci in quest’avventura come “viaggio nella memoria” testimoniata da due grandi personaggi del nostro tempo. Le fotografie, caratterizzate da una straordinaria capacità narrativa, ci permettono di cogliere la loro sensibilità di fronte alla bellezza o alle tragedie del mondo e il loro saper intrecciare immagini e parole”
Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, spiegano:
A unire Fosco Maraini e Tiziano Terzani, due personaggi diversi sotto molti aspetti, c’è il grande amore per l’Oriente in tutte le sue declinazioni – spiegano Adriano Rigoli e Marco Capaccioli presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Ma anche il fatto che entrambi, dopo aver viaggiato e vissuto in tanti paesi del mondo, alla fine della loro vita hanno cercato un luogo del cuore che hanno trovato in Toscana”
La mostra Memorie in viaggio, itinerante, si è aperta il 5 settembre alla Biblioteca delle Oblate, per poi proseguire dal 23 settembre e fino al 26 ottobre, alla BiblioteCaNova Isolotto, accessibile negli orari della biblioteca, ad ingresso libero.
BibliotecaNova dell’Isolotto, Via Chiusi, 4/3 A
Orario
lunedì 14 – 19
martedì, mercoledì e venerdì 9 – 19
giovedì 9 – 23
sabato da settembre a giugno 10 – 19
La mostra Memorie in viaggio proseguirà poi il suo itinerario in altre città italiane, inclusi Pistoia e Lucca, nei luoghi legati alla vita dei due autori.
“Finirai per trovarla la Via, se prima hai il coraggio di perderti”. Tiziano Terzani
La loro strada i due instancabili viaggiatori l’hanno trovata raccogliendosi in Toscana: Tiziano Terzani a Orsigna, Folco Maraini a Pasquigliora sulle Alpi Apuane.
Memorie in viaggio: chi sono i due autori
Fosco Maraini (1912-2004) è stato un antropologo, etnologo, alpinista, poeta, fotografo. Una figura poliedrica nel panorama culturale italiano, amante della montagna e dell’Oriente.
Animato da un forte desiderio di scoperta e di curiosità inizia a esplorare il mondo dapprima imbarcandosi sull’Amerigo Vespucci come insegnante di inglese, poi partecipando a una spedizione in Tibet, dove capisce che l’etnologia sarà la sua strada. Suoi gli studi sugli Ainu, un gruppo etnico perseguitato in Giappone, e sulla cultura tibetana (Segreto Tibet). I suoi libri sono una fusione tra letteratura di viaggio, autobiografia, studi antropologici, poetica e riflessioni filosofiche.
Più prettamente autobiografico è il romanzo Case, amori, universi, in cui, con particolare ironia, sono raccontate le sue avventure, da quelle in Maremma, a quelle in Tibet, ai mesi trascorsi nel campo di concentramento in Giappone, alle spedizioni alpine.
Per conoscerlo meglio ti consiglio anche il ricordo che ne fa la figlia Dacia in Il gioco dell’universo – dialoghi immaginari tra un padre e una figlia, in cui la grande scrittrice ripercorre la vita e le riflessioni del padre attraverso i suoi taccuini.
Tiziano Terzani (1939-2004) è stato scrittore e giornalista, con una lunga carriera in Asia e una vita avventurosa in prima linea a raccontare non solo grandi eventi storici che hanno segnato il continente ma, soprattutto, ne ha esplorato la cultura, le tradizioni, l’aspetto intimo, filosofico e spirituale. Un pensatore che si è calato e donato alle culture orientali, le ha sperimentate per noi finendo per mettere in discussione il suo essere occidentale.
La sua carriera giornalistica decolla quando viene assunto da Der Spiegel come corrispondente dall’ Asia. Il rapporto con il giornale tedesco sarà proficuo e duraturo, permettendogli di conoscere l’ Asia e di raccontarla attraverso articoli, reportage narrativi, libri autobiografici.
Oltre che con Der Spiegel, collabora con diverse testate italiane, come L’Espresso, il Messaggero, La Repubblica, Il Corriere della Sera.
Le sue opere sono la testimonianza diretta di cambiamenti storici e conflitti in Oriente, come la presa di Saigon da parte dei comunisti, il crollo sovietico (che racconterà in Buonanotte, signor Lenin!), all’esperienza in Cina, riportata in La porta proibita, che si concluderà con l’arresto e l’espulsione per attività controrivoluzionaria.
Estremamente curioso e avventuroso, fa di una tragica profezia una splendida occasione di viaggio inusuale. Nel 1976 un indovino gli predice che nel 1993 sarebbe morto e gli consiglia di non volare mai. Un indovino mi disse è il racconto di quell’anno in cui Terzani non viaggia in aereo, ma solo per terra e per mare. Un anno più lento in cui l’autore riscoprirà l’Asia della gente comune.
Un viaggio tra medicine alternative orientali diventa una straordinaria riflessione sulle filosofie di vita e sulla ricerca di sé stesso: questo è Un altro giro di giostra in cui Terzani fa della sua malattia (il tumore che lo porterà alla morte nel 2004) una commovente occasione di esplorazione.