È morto Valerio Evangelisti, scrittore di libri di fantascienza, fantasy e horror nato a Bologna nel 1952. La conferma arriva dalla scrittrice Loredana Lipperini, che su Twitter scrive: “Valerio Evangelisti non c’è più. È stato un maestro, un amico, un compagno di strada. Ha immaginato strade impensabili per la narrativa non realistica, ma non solo. È stato un grande scrittore, uno scrittore politico fino in fondo. È stato un amico. Hasta siempre, fratello”.
Valerio Evangelisti, una vita per il fantasy
Valerio Evangelisti è nato a Bologna il 20 giugno 1952. Dopo avere frequentato il liceo classico, si è laureato nel 1976 in Scienze politiche, indirizzo storico-politico. In seguito, vinto un concorso, è stato ammesso alla Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione. Fino al 1990 porta avanti una carriera accademica che alterna con l’attività di funzionario del Ministero delle finanze. Incomincia la sua carriera di autore scrivendo saggi storici – una quarantina – per un totale di cinque volumi.
Decide di passare alla narrativa. Nel 1993 Evangelisti ha vinto il Premio Urania con il romanzo Nicolas Eymerich, inquisitore, pubblicato sul mensile di fantascienza “Urania” nel 1994. Quell’anno, fu il titolo più venduto della collana, con 15.000 copie (poi divenute 17.000). Sono seguiti, nel tempo, altri dieci romanzi del ciclo di Eymerich). Tutti hanno avuto numerose riedizioni.
Nell’estate del 1995, Il mistero dell’inquisitore Eymerich è stato pubblicato in dieci puntate da “Il Venerdì di Repubblica”, e poi raccolto in volume. Dai suoi romanzi Evangelisti ha ricavato tre sceneggiati radiofonici di trenta puntate ciascuno, andati in onda su Radio Rai 2 tra il 1999 e il 2001: La scala per l’inferno, Il castello di Eymerich (vincitore del Prix Italia per la migliore sceneggiatura) e La furia di Eymerich.
Un altro suo successo nel 1999, che viene tradotto in tutto il mondo, è la trilogia Magus – Il romanzo di Nostradamus, biografia romanzata del più famoso e importante scrittore di profezie della storia. La vita di Nostradamus è fedele alle fonti e l’autore fa appello all’immaginario solo quando queste fonti sono lacunose. L’opera inquadra lo scenario di un secolo di profonde trasformazioni, culturali e sociali. I volumi che compongono la trilogia sono Il presagio, L’inganno e L’abisso, ma di fatto costituiscono un’unica opera (un centinaio di capitoli per un migliaio di pagine) che ha venduto 100 000 copie ed è stata acquistata da editori di tre continenti.
La sua passione per i gruppi heavy metal, tra cui Pantera, Sepultura, Venom e Metallica, gli ha fornito parecchi spunti per i suoi scritti, soprattutto l’antologia Metallo urlante e il romanzo Black Flag. Altra fonte di ispirazione è la storia degli Stati Uniti, che gli suggerisce i romanzi Antracite (2003) e Noi saremo tutto (2004). È invece il Messico a essere al centro dei romanzi Il collare di fuoco, pubblicato nel novembre del 2005 e Il collare spezzato del novembre 2006. In essi è narrata, attraverso gli occhi di diversi personaggi di fantasia, la storia del Messico, tra il 1859 e il 1930 (dal 1859 al 1890 ne Il collare di fuoco).
La vita politica e l’impegno nel sociale
Oltre alla sua vasta produzione letteraria, nota soprattutto per il ciclo di Eymerich, Evangelisti è stato impegnato per tutta la sua vita anche nella politica e nel sociale. È stato fondatore e direttore del sito Carmilla on line. Potere al Popolo così lo ricorda:
“Una notizia che ci colpisce come un sasso Valerio si è speso tanto in questi anni, a fianco delle lotte e nella costruzione di Potere al Popolo, trasmettendoci la sua cultura, la sua rabbia, la sua convinzione, che non lo ha mai fatto arrendere, nemmeno davanti a una lunga malattia. Da sempre militante comunista, un antifascista che ha portato avanti le sue idee coerentemente, nella sua vita e nei suoi libri, fino a pochissimi giorni fa quando è intervenuto durante l’assemblea Disarmiamo la Guerra“.