Morto lo scrittore Clive Cussler ad Aurora, nell’Illinois. Aveva 88 anni
È con vero dispiacere caro iCrewer che sono qui a scrivere questa notizia. Appena ho sentito il nome dell’autore ho ripensato a tutti i libri d’avventura che ho letto negli ultimi anni e che mi hanno fatto sognare e vivere moltissime avventure.
I romanzi di Clive Cussler, per chi non conoscesse questo autore, raccontano di complotti, intrighi, avventure rocambolesche e sono pieni d’azione; chi come me è nato intorno agli anni ’70 riconoscerà nello stile delle avventure scritte da Clive un mix tra Indiana Jones e James Bond.
Clive Cussler ha cominciato la sua carriera di scrittore nel lontano 1973, quando esordisce nella narrativa dopo aver lavorato a lungo nella pubblicità. I suoi romanzi d’avventura vennero pubblicati in Italia da Longanesi e da TEA.
Il personaggio principale, protagonista della maggior parte dei suoi scritti, è Dirk Pitt. Clive Cussler ha dedicato a questo avventuriero un ciclo di ben 24 storie. Con i suoi primi lavori, Vortice (TEA 2018) ed Enigma (TEA 2014), cominciamo a conoscere Dirk Pitt: un uomo dal fisico imponente, capelli neri e occhi di un intenso verde glaciale che affascinano puntualmente tutte le donne che incontra ma che sanno anche inviare agli avversari uno sguardo audace e sicuro. Dirk lavora per la NUMA (National Underwater & Marine Agency), Direttore dei Progetti Speciali fino al romanzo Odissea. Il suo migliore amico e compagno di ventura è Albert Giordino, che è il suo vice alla NUMA.
A proposito di NUMA
Una delle cose più interessanti è che Clive Cussler ha fondato davvero, la NUMA: si tratta di una società che si occupa del recupero di navi e aerei scomparsi in circostanze misteriose. Ciò che l’autore racconta nei suoi romanzi – tutti bestseller nelle classifiche del New York Times – rappresenta l’avventura coniugata ad una delle sue più grandi passioni, il mare. Cussler e il suo equipaggio di esperti e volontari NUMA hanno scoperto negli anni oltre 60 relitti sottomarini storicamente significativi.
E proprio come il suo personaggio Dirk, Clive Cussler è noto per la sua collezione di automobili d’epoca: le sue 85 auto d’epoca siano custodite al Museo Cussler.
Naturalmente, un’intera serie di romanzi d’avventura è dedicata proprio alla NUMA: tra gli ultimi ricordiamo Uragano (Longanesi, 2017), Terremoto (TEA 2016) e Naufragio (TEA 2016).
Clive Cussler ha scritto anche libri per ragazzi e altre serie, come la Oregon Files, composta da 11 libri; le indagini di Isaac Bell, una serie di 6 romanzi; le Fargo Adventures, costituita da sei volumi e anche due saggi, che raccontano avventure reali: parliamo di
“Una serie di racconti di vicende marinaresche dominate dal tema comune delle navi fantasma: battelli abbandonati alla deriva come la “Mary Celeste” o destinati a una tragica fine come il “Carpathia”, la nave che trasportò i superstiti del Titanic e che scomparve senza lasciar traccia alcuni anni dopo. Ogni “caso” viene presentato ricordando in forma narrativa – con il ritmo dei romanzi con protagonista Dirk Pitt – gli ultimi giorni del vascello scomparso. E poi ecco la storia delle ricerche per il recupero dei relitti, narrati in prima persona dello stesso Cussler.”
E di Cacciatori del mare, la cui sinossi sembra proprio una degna cornice per celebrare tutto ciò che è stato nella vita Clive Cussler:
“Se si potesse riassumere la vita di Clive Cussler in un’unica parola, questa sarebbe “avventura”. E in questo libro Cussler racconta una dozzina delle sue entusiasmanti avventure, vissute insieme con i volontari della NUMA (National Underwater and Marine Agency), l’agenzia da lui fondata per soddisfare la sua passione per le ricerche e il recupero di relitti. Travolgente come sempre, Cussler fa rivivere ogni particolare di queste vicende al limite dell’incredibile: l’ansia dell’attesa che precede il ritrovamento, le difficoltà tecniche e gli imprevisti sempre in agguato, la gioia per la scoperta e la delusione per l’insuccesso… perché, come afferma, i relitti non si trovano mai dove si crede che siano: essi “sono là fuori e ci chiamano, con un sussurro.“