Tante sono le sorprese che ci riserva Mondadori per questo inizio Novembre 2025. Non solo saggi e romanzi, ma anche Varia e qualche nuova aggiunta alla celebre collana Oscar Mondadori. Scopriamoli insieme!
Varia e Oscar Mondadori
Partiamo con un grande classico: Una corte di gelo e stelle di Sarah J. Mass!

Feyre, Rhys e i loro compagni sono ancora impegnati a ricostruire la Corte della Notte, cercando di rimediare ai danni di una guerra che ha cambiato profondamente tutto il mondo. Il Solstizio d’Inverno è finalmente alle porte, e arriva per tutti il tempo di una tregua, un respiro dal conflitto per cercare una via di guarigione. Ma neppure quell’atmosfera di festa può impedire alle ombre del passato di riemergere.
Mentre Feyre si prepara al suo primo Solstizio come Signora Suprema, scopre che le persone a lei più care hanno ferite che non immaginava, cicatrici le cui conseguenze saranno determinanti per il loro futuro e per la pace del regno. Una corte di gelo e stelle collega i fatti narrati in Una corte di ali e rovina con le successive vicende della serie, indagando gli effetti a lungo termine di una guerra devastante e l’indissolubile legame dell’amicizia.
Il satiro scientifico: Bestie drogate di Barbascura X

Oh mia ciurma, “Il satiro scientifico” è un viaggio blasfemo e paranormale che continua a sfidare le regole della decenza dell’editoria italiana. Dopo aver parlato di argomenti importantissimi come il sesso, la merda, la bruttezza, le seghe mentali e la mostrologia, finalmente si parla di un altro soggetto bandito dalla divulgazione bella: la droga. Perché questo è “Il satiro scientifico”, e io amo vedere il mondo bruciare. Scoprirete come funzionano i principi attivi di molte sostanze (illegali ma anche legali), cosa succede nel corpo di chi le usa, la storia incredibile dietro alcune di queste molecole e il loro ruolo sociale nella storia: da streghe a scienziati sballatissimi.
Insomma, avete panetti per i vostri denti. A un certo punto, il signor Mondadori mi chiede di diventare il curatore di una rivista scientifica. «Signor Mondadori, sono lusingato, ma mi concede un azzardo?» «Quale, o villoso Barbascura?» «Mi faccia fare una rivista a modo mio.» «Intendi a cazzo di cane?» «Esatto. Una rivista scientifica più pop, dove possiamo parlare anche di roba sconcia, che sia tanto scientifica quanto spassosa, e che se ci scappa faccia venire pure una paresi facciale.» «Intendi “ridere”?» «Non esageriamo.»
Quel babbeo del signor Mondadori ha accettato, ed eccoci qui. L’idea è semplice: 1. Scegliere l’argomento del volume. 2. Chiedere a varati e ben noti divulgatori scientifici di scrivere pezzi su tale argomento nello stile più smaliziato e pop possibile. 3. Chiedere a stand-up comedian di gettarla in caciara in inserti a loro dedicati. 4. Mischiare il tutto con una mannaia. 5. Ingollare crudo.
Come fossi una bambola di Francesca Fialdini e Massimo Giusti

Cosa cerchiamo davvero in una relazione? Quando il desiderio di essere amati diventa bisogno o perfino dipendenza? Come si può spezzare il circolo che ci tiene legati, restituendo dignità e libertà ai sentimenti? Chissà quante volte, parlando di un’amica, di un familiare o di persone che magari conosciamo appena, ci è capitato di esprimerci sulla loro vita sentimentale immedesimandoci, con dispiacere o con disapprovazione, in quelle che sembrano evidentemente relazioni disfunzionali: “Ma perché si lascia abbindolare da un tizio del genere?”. Può sembrare facile uscire da una dipendenza affettiva per chi la vede da fuori, ma per chi la patisce in prima persona appare come una meta complessa, dolorosa e spesso irraggiungibile.
Come fossi una bambola nasce dall’incontro di Francesca Fialdini con lo psicoterapeuta Massimo Giusti e dall’esigenza di raccontare le storie di chi è riuscito a uscire da relazioni che magari non lasciano sempre lividi sulle braccia o segni sulla pelle, ma che, giorno dopo giorno, diventano prigioni soffocanti, invisibili e invalicabili, finendo per inibire ogni slancio vitale. Grazie alla chiarezza e alla capacità narrativa di Fialdini e all’analisi psicologica di Giusti, queste storie avvincono il lettore come fossero un romanzo e illuminano come in un saggio, senza giudizi né semplificazioni, dinamiche complesse ma che sono straordinarie nella loro sconcertante ordinarietà, in cui tutti possiamo riconoscerci.
Del resto a chi non è mai capitato di rimanere, con la speranza di fare del suo meglio, dentro una relazione in cui sente mortificazione, paura, senso di colpa, pur sapendo di trovarsi in una gabbia dove non riesce più a crescere, a esprimersi, a essere felice? Perché le prigioni sono tante: alcune ce le vestono addosso, su misura, ma altre le costruiamo con le nostre mani senza nemmeno rendercene conto. E sta a noi trovare la chiave per uscirne.
La differenza fondamentale di Luciano Floridi

L’intelligenza artificiale non è soltanto una nuova tecnologia: è la forza che sta ridefinendo il nostro presente. Capace di apprendere, adattarsi e decidere in autonomia, l’IA sta già trasformando in profondità la nostra vita quotidiana, l’economia, le imprese, il lavoro, l’istruzione, la politica, la cultura e persino il tessuto delle relazioni sociali. Mai come oggi è urgente comprenderne la vera natura per distinguere il possibile dall’illusione e affrontare con lucidità le sfide che ci attendono.
L’IA è davvero un’intelligenza paragonabile alla nostra? Oppure è la nostra mente che funziona, in parte, come una macchina computazionale? E come cambierà il mondo dopo il suo avvento? Luciano Floridi, tra i massimi filosofi contemporanei e riferimento internazionale per l’etica del digitale, offre in questo volume una prospettiva nuova e sorprendente: l’IA non va intesa come una forma di intelligenza, bensì come una nuova forma di “agency”. Non pensa né comprende come un essere biologico, come un essere umano, ma è un insieme potentissimo di capacità computazionali in grado di agire nel mondo con efficacia e successo, senza però possedere alcuna intelligenza.
Questa svolta concettuale ha conseguenze decisive. Solo distinguendo l’intelligenza dalla agency artificiale possiamo evitare errori di valutazione, orientare il progresso in modo responsabile e trovare risposte concrete ai problemi concettuali, etici, giuridici e politici che l’IA sta già creando. Comprendere davvero che cosa sia – e che cosa non sia – l’intelligenza artificiale significa imparare a conoscerla e usarla meglio, invece di subirla. È questa la condizione necessaria per affrontare con coraggio e lucidità le sfide del futuro.
Questo è il diario di Giulia di Carlo Lucarelli, Pier Mauro Tamburini e Fabrizio Luisi

Un enigma di Carlo Lucarelli, Fabrizio Luisi, Pier Mauro Tamburini. Il 1° giugno 1998 viene rinvenuto, in un bunker abbandonato, il corpo della 17enne Giulia Roversi. Non ci sono segni di violenza. Ci sono tanti sospetti, ma gli inquirenti archiviano il caso. Questo è il suo diario di scuola: la chiave per svelare il mistero. Tra le sue pagine è nascosta la verità sulla morte di Giulia e su chi sia stato a ucciderla. Riuscirai a scoprire tutti gli indizi e a risolvere il caso?