Curioso ritrovamento quello all’interno dell’archivio del Liceo Parini di Milano: è stata ritrovata la pagella di Carlo Emilio Gadda. Lo scrittore ha frequentato il liceo agli inizi del Novecento.
Ritrovata la pagella di Carlo Emilio Gadda
Era un bravo studente, laborioso e diligente. Eccelleva sia nelle materie umanistiche che in quelle scientifiche. Un lato sconosciuto del famoso scrittore e poeta Carlo Emilio Gadda è descritto nei registri del Liceo Classico Parini, che questo intellettuale frequentò all’inizio del XX secolo.
In occasione delle celebrazioni del 250° anniversario dell’Istituto di via Goito, Massimo Nunzio Barrera, preside della scuola, ha aperto al pubblico questo archivio storico, rivelando interessanti informazioni su importanti ex studenti. Di particolare interesse per Gadda è un registro dell’anno scolastico 1905/1906 in cui il giovane Gadda, figlio di Francesco e residente in via San Simpliciano 2, risulta iscritto alla sezione B del secondo ginnasio. Nato il 14 novembre 1893, Gadda aveva 12 anni. A quell’epoca il Ginnasio comprendeva l’attuale scuola media, che prevedeva cinque anni di istruzione dopo i quattro anni di scuola elementare e prima dei tre anni di liceo.
In termini di voti, il futuro autore ha ottenuto buoni risultati in tutte le materie. Andava bene in italiano – chiude l’anno con 9 di media all’orale e 7 allo scritto, qui forse per severità eccessiva dell’insegnante, dal momento che in tutti i bimestri aveva avuto 7,5 -, ma anche in latino, greco, storia e geografia, tutte da 8. E in matematica – non a caso dopo il liceo si laureerà in ingegneria elettronica -, dove l’8 di media finale risulta “stretto” rispetto all’8,5 ricevuto sia nel secondo che nel terzo bimestre.
Ma la storia di Carlo Emilio Gadda al Liceo Parini non si conclude con il diploma. Infatti, all’inizio degli anni Venti (quando, dopo essersi diplomato nel 1920, partì volontario per la Prima guerra mondiale), l’autore tornò al Liceo, allora situato nell’attuale palazzo della Questura in via Fatebenefratelli, come insegnante di matematica e fisica. Alla scuola si iscrisse anche il fratello Enrico, ucciso in un volo di ricognizione durante la Prima guerra mondiale.