Per la rubrica Libri, Vip e non solo, mi ritrovo con una Vip, anzi dovrei dire un’icona e il suo nome fa tremare i polsi, il cuore, il cervello.
Marilyn Monroe – Voglio solo essere meravigliosa
Non credo ci sia mai stato un flusso di scrittura così “voluminoso” come quello che ha circondato la figura di questa bella donna all’indomani del suo suicidio/omicidio.
Nel nostro immaginario Marilyn Monroe è l’attrice più importante della sua epoca, e se non fosse scomparsa improvvisamente forse non sarebbe entrata nel mito, sebbene non vi siano dubbi che sarebbe rimasta un’icona di quei fantastici anni ’50.
In tanti, in molti hanno cercato di scrivere della vita della bionda del cinema, tanti gossip, alcuni non proprio veritieri soprattutto per cercare di dipanare il mistero che circonda la sua morte; ti ricordo caro iCrewer che si suicidò il 4 agosto 1962, forse per una overdose di barbiturici.
Un breve excursus… Nasce il primo giugno del 1926 e il suo nome è Norma Jeane Mortenson Baker. Trascorre un’infanzia travagliata, costretta a subire continui affidamenti perchè la madre, affetta da disturbi mentali, non è in grado di accudirla.
Come tante ragazze nella sua posizione di “pseudo orfana”, Marilyn cerca un punto d’appoggio sicuro e lo trova in James Dougherty che sposa all’età di sedici anni.
Non sono stata abituata alla felicità: è qualcosa che non ho mai dato per scontato, ma pensavo che sarebbe arrivata con il matrimonio
Un legame che non durerà molto, complice anche l’improvvisa possibilità che le viene offerta dall’industria del cinema che le permette di firmare un contratto a patto che sia single.
Cambia il suo look (capelli biondo platino, rossetto rosso e neo sopra la bocca), trasforma il nome in Marilyn Monroe (Monroe, dal cognome materno da nubile); la metamorfosi radicale la porterà a divenire la sex-symbol più celebre del 20° secolo. Non ama il lusso smodato, ma sappiamo bene che tipo di film dovesse interpretare, e infatti colei che si muoveva sul set non era la stessa ragazza che cercava di vivere una vita normale lontana dai riflettori.
Del resto se sei costretta ad interpretare ruoli del tipo “oca giuliva“, “Femme Fatale” è normale che l’etichetta ti rimanga attaccata, ma Marilyn era tutt’altro che svampita anzi la sua sete di sapere non conosceva limiti e non smetteva mai di approfondire tutto ciò che risvegliava il suo interesse.
Però, nonostante tanto si sia parlato e scritto, non si ferma la penna di coloro che vogliono scrivere di una Donna.
Pertanto, a cura della Diarkos, scritto da Alessandro Ruta, è prossimo ad uscire un nuovo libro:
Marilyn Monroe – Voglio solo essere meravigliosa
“Non è stata solo un’attrice, Marilyn Monroe. È stata molto di più: un’icona, un simbolo, un ideale femminile. Poche stelle del cinema hanno avuto un’influenza così radicata sulla cultura popolare dell’ultimo secolo come la bionda californiana, incarnazione di un’epoca, quella del dopoguerra americano.
Il suo corpo da pin up, i suoi capelli biondo platino, i suoi tratti lievemente ritoccati dalla chirurgia estetica sono stati un modello di bellezza esportato globalmente, e insieme gli strumenti del suo riscatto sociale: da bambina cresciuta tra orfanotrofi e famiglie affidatarie a una delle più grandi interpreti di Hollywood.
La morte di Marilyn, prematura e misteriosa, ha contribuito ad alimentarne ulteriormente il mito.“
In questo libro si ripercorre la sua vita, i suoi amori e i suoi film, in un racconto da leggere tutto d’un fiato.
Perché come amava sempre ripetere
“Non mi interessano i soldi, voglio solo essere meravigliosa.”
E
“Mi sento orribile. Datemi un po’ di tempo, mi truccherò e sarò di nuovo Marilyn. Il mio corpo invecchia, trentacinque anni vissuti dentro un involucro estraneo… Fatemi parlare… Non piangere, bambola mia, adesso ti cullo nel sonno.”
Chissà quando nascerà una Donna che possa paragonarsi a TE!