Maria Di Lena è una giovane donna di 30 anni nata in un paese in provincia di Milano, sposata e mamma di Aurora, coltiva la passione per la pittura e la scrittura. Non so se la raccolta Galassie. Poesie e illustrazioni sia la sua prima pubblicazione, di sicuro è il suo primo libro che mi sono trovata a leggere e adesso ne propongo la recensione.
Sarà una deformazione mentale probabilmente ma, l’approccio con un nuovo autore ancor prima di scorrere e leggere le pagine del suo libro, mi implica sempre la curiosità di sapere qualcosa della sua vita: capire da dove viene, cosa ha fatto o fa, qual è il suo vissuto. Tutto questo non è curiosità fine a se stessa in quanto mi aiuta ad inquadrare, per sommi capi è ovvio, chi ho virtualmente davanti e di conseguenza a comprendere meglio ciò che scrive.
È sempre così quando mi accingo a leggere un nuovo autore ed è stato così anche quando ho avuto davanti Galassie. Poesie e illustrazioni di Maria Di Lena, pubblicato in autonomia il 12 aprile 2021.
Il sottotitolo, Poesie e illustrazioni, già anticipa il contenuto delle 121 pagine della piccola raccolta che presenta una copertina dai colori pastello, armonicamente miscelati a dare già un’idea di delicatezza: idea che viene confermata nel corso della lettura del libro. Le illustrazioni, create dalla stessa autrice, sono accompagnate da frasi e pensieri, quasi fossero piccoli deliziosi quadretti pro-memoria messi lì ad ispirare serenità e positività, elementi di cui tutto il libro è impregnato.
Si può senza dubbio affermare che Maria Di Lena ha una scrittura delicata ed armonica dalla quale si evince però la sua natura di donna che non sconosce il dolore e le sofferenze dell’esistenza. Leggendo una sua intervista infatti, sono rimasta molto colpita da quanto afferma: […] ho avuto assaggi di sofferenza in tenera età. La mia famiglia ha subito diversi lutti, ho visto inaspettatamente, andare via i miei fratelli e poi i miei genitori…
Queste affermazioni di Maria Di Lena hanno ancora una volta confermato la mia tesi sui motivi che, in linea di massima, spingono e motivano coloro che si approcciano alla poesia: chi conosce il dolore (qualsiasi tipo di dolore) e non se ne fa sommergere, seppur con immane fatica, ma anzi da esso trae quella acuta sensibilità che fa accomunare gli esseri umani, non può non amare la poesia. Quella vera, che viene dal profondo.
Le Galassie di Maria Di Lena
Dedicato alla mia famiglia
A mamma, a Papà, a Tina, a Giuseppe/sono presenti nonostante la loro assenza/mi ricordano che è giunto il momento di splendere./
A Emanuele, fratello di sangue/ con priorità differenti./ A Nicola che è la mia ancora./ A mia figlia che è la mia Aurora./ A voi dedico tutto./
La dedica che hai appena letto, con la quale Maria Di Lena introduce Galassie. Poesie e illustrazioni, mostra già la sensibilità dell’autrice, caratteristica che non smentisce nel corso delle pagine della raccolta. Le sue galassie, vie intricate di eventi che hanno segnato fortemente la sua esistenza, hanno il sapore di una sofferenza saputa trasformare in speranza di rinascita.
Malgrado le dolorose esperienze che la vita le ha riservato, la nostra autrice non ha una scrittura lugubre, ripiegata sul dolore, tutt’altro. I temi dei suoi piccoli brani poetici sono un inno alla vita, sono una luce di speranza, sono una finestra sul cielo, sono una barca che naviga tranquilla fra le onde di un mare calmo, perché Maria Di Lena ha imparato che nessuna tempesta può travolgere chi si fida e affida, oltre ogni possibile controversia.
Ho bisogno/di avere la finestra aperta sul mare./ Ho bisogno di aprire ciò che è stato chiuso da troppo tempo./ Vorrei abbracciarmi quando mi sento così./Lascio che il tepore mi avvolga/e la brezza mi risvegli.
La finestra sul mare, uno dei 55 brani contenuti in Galassie, è esplicativo dei temi e dello stile della raccolta. In tutta sincerità non mi sento di definire poesia quanto Maria Di Lena scrive, pur riconoscendone il giusto valore: la poesia ha purtroppo le sue regole ferree che non si possono ignorare… E non sto qui a ripeterle, perché l’ho fatto tantissime volte all’interno di questa rubrica.
Definirei, piuttosto, piccoli brani di prosa poetica gli scritti di Maria Di Lena, pensieri che hanno la capacità di emozionare chi legge e di trasmettere con immagini vive l’universo interiore dell’autrice ricco di sensibilità viva e attenta a tutto ciò che orbita intorno a lei e alla vita in generale.
Un ultimo elemento che ritengo opportuno sottolineare è il richiamo che la lettura di Galassie mi ha immediatamente sortito alla mente e cioè lo stile di scrittura di Fabrizio Caramagna, autore che ho già avuto modo di trattare: stessa attenzione alle piccole cose, simile acuta sensibilità e devo anche dire simile anche l’idea di alternare ed associare parole e illustrazioni.
Non posso darlo per scontato ma penso che Maria Di Lena si sia ispirata allo stile di Caramagna riuscendo comunque a raggiungere un buon risultato con la sua raccolta Galassie. Poesie e illustrazioni. A riprova del fatto che le anime sensibili si assomigliano e finiscono per parlare la medesima lingua fatta di poesia, intrisa di vita. E per ribadire il concetto espresso, termino con un altro piccolo pensiero poetico contenuto nella raccolta, Anime danzanti:
Danzeremo sotto la pioggia/ salteremo a piedi uniti nelle pozzanghere/ci bagneremo di fango e di felicità.