Lorenzo Tosa è un autore, giornalista e fondatore di un blog, Generazione Antigone, oltre ad essere un comunicatore molto attivo e seguito sui social. Genovese, classe 1983, impegnato in politica, è autore di Un passo dopo l’altro, con un sottotitolo molto esplicativo: Viaggio nell’Italia che resiste, nonostante tutto, edito da Mondadori e pubblicato nel settembre 2020, un libro a caccia delle storie degli altri.
Tutto quello che è stato raccontato in questo libro è basato su fatti e personaggi reali, a eccezione di parti di parti di racconto liberamente ispirate o indirettamente collegate alla vita e alle vicende dei protagonisti.
I contenuti sono frutto di lunghe interviste con i protagonisti o della mia esperienza diretta. […]
Ho cominciato a scrivere questo libro all’inizio del 2020, all’alba della pandemia più feroce degli ultimi cento anni… […]
Così Lorenzo Tosa scrive nella post-fazione di Un passo dopo l’altro e quanto afferma è facilmente riscontrabile alla lettura del libro che, in effetti è la narrazione di un viaggio reale e insieme metaforico in quella Italia che, malgrado tutto, resiste al degrado civile e culturale in cui è inciampata.
È l’alba di una calda giornata di quasi estate. Un treno corre verso sud, ultima tappa di un lungo viaggio che ha portato un giovane giornalista attraverso l’Italia, i suoi volti, le storie di donne e uomini noti e meno noti…
Insieme a queste, altre vite di ordinaria umanità e straordinaria bellezza salgono e scendono idealmente e fisicamente dal treno, raccontandosi stazione dopo stazione…
I personaggi raccontati da Lorenzo Tosa…
… Sono personaggi reali. Sono uomini e donne che in questa nostra Italia hanno agito e agiscono ancora concretamente e hanno avuto e ancora hanno molto da dire. La loro vita, la loro storia si intreccia con quella di tutti e non è lontana dalla realtà, non si nutre di miti o di eventi eccezionali, ma è straordinaria proprio perché è straordinario il modo di affrontarla.
In Un passo dopo l’altro Lorenzo Tosa racconta, fra le altre, la storia di Liliana Segre, la sua vicenda dolorosa di vittima delle persecuzioni razziali. In quella storia c’è però anche il racconto di una donna che ha fatto della sua tragica esperienza un punto di forza e di testimonianza. È la storia di chi non si arrende e non si lascia sopraffare dall’odio di cui continua ad essere ancora vittima: è una storia di resistenza che dimostra ancora al mondo la speranza in un’umanità che c’è e, grazie a Dio, resiste.
Un altro personaggio del libro di Lorenzo Tosa è Mimmo Lucano, sindaco di Riace, moderno Antigone che disobbedisce a leggi ingiuste in nome di un diritto più alto e non scritto. Lucano è quel sindaco calabrese che non ha avuto timore di accogliere centinaia di migranti, offrendo loro un posto dove abitare e la possibilità di avere un futuro dignitoso. Ha ripopolato Riace e ha ridato speranza a chi è costretto a scappare dalla propria terra in cerca di una vita migliore. Sappiamo purtroppo l’epilogo che ha avuto la nobile iniziativa di Lucano e Lorenzo Tosa ne racconta le vicende e le amarezze.
E poi ci sono storie di donne come Mailuna, straniera, immigrata e vittima di un razzismo assurdo e feroce; di Elena, calciatrice della nazionale di calcio femminile che temendo di subire un altro tipo di razzismo, quello omofobo, nasconde il suo orientamento sessuale; di Silvia che ha deciso di coronare il suo sogno d’amore sposandosi a dispetto di tutti i covid del mondo; di Chiara che abbandonato un lavoro sicuro, è diventata un’artista di strada e legge su richiesta brani di libri famosi, per le vie di Torino.
Sono tante le storie che Lorenzo Tosa racconta in Un passo dopo l’altro, storie ordinarie, di vita normale, vissuta e sudata giorno dopo giorno, storie che però diventano straordinarie, che colpiscono nell’intimo quando la normalità viene stravolta da un virus sconosciuto, quando un bimbo solo contro tutti ha il coraggio di manifestare in piazza, quando il coraggio di lottare di pochi supera l’indifferenza dei più.
È proprio la gente normale che resiste quella raccontata da Lorenzo Tosa, un’Italia resiliente che malgrado le cadute, si rialza e diventa solidale nella ricerca dei diritti e della legalità. È l’Italia che ci piace, quella più vera, quella che ancora esiste e resiste malgrado tutto.
La speranza nelle storie di Lorenzo Tosa
Un passo dopo l’altro di Lorenzo Tosa è un libro che apre il cuore alla speranza. Quella speranza che fa ancora credere in un’umanità capace di tendere la mano ai suoi simili, abbattendo le frontiere dell’odio e della paura e guardando al futuro con ottimismo. Un’umanità che sa fare delle diversità un punto di unione e di forza: senza retorica, senza buonismi ad oltranza ma facendo leva semplicemente su ciò che unisce.
Quando ho cominciato a cercare l’Italia, intrufolandomi nelle storie e nelle vite di donne celebri, giovani campionesse, sognatori solitari e amicizie leggendarie, non avrei mai pensato che avrei finito per trovarla qui, nel sorriso contagioso di una bambina che insegue tovaglioli nel vento.Eccola, l’Italia gentile che esiste e resiste, quando pensavamo che tutto ormai fosse perduto. Ha il sorriso di Hyiab, la sua innocenza, la certezza che potrai fare altri diecimila chilometri senza trovarne uno simile.
Lo stile di Lorenzo Tosa
Da un punto di vista strettamente stilistico Lorenzo Tosa ha una scrittura scarna, essenziale, di taglio giornalistico ma non priva di delicatezza e in certi passaggi, di immagini poetiche: il tutto ha un grande impatto sul lettore che si trova a leggere Un passo dopo l’altro, scorrendo le pagine quasi avidamente, per il desiderio di conoscerne il seguito.
Dinamica e mai banale, la trama può apparire slegata al lettore: Lorenzo Tosa nel raccontare i suoi personaggi passa da uno all’altro, dal presente al passato, costringendo chi legge a riallacciare mentalmente il filo del discorso interrotto qualche capitolo prima.
Questa dinamicità può essere un’arma a doppio taglio, perché se da un lato il lettore “è costretto” a tenere acceso l’interesse e la memoria sul personaggio raccontato, dall’altro può “smarrirsi” e non trovare il bandolo della matassa. È il solo appunto che si può fare a un libro che, personalmente, ho trovato superlativo per i contenuti e lo stile di scrittura.
Mi piace, al termine di questa recensione, riportare le parole che Lorenzo Tosa riprende da Mimmo Lucano, il sindaco di Riace. Parole che possono sintetizzare il messaggio più importante che Un passo dopo l’altro lancia ai lettori:
Vi auguro di avere il coraggio di restare soli e l’ardimento di restare insieme, sotto gli stessi ideali. Di poter essere disubbidienti ogni qual volta si ricevono ordini che umiliano la nostra coscienza. Di meritare che ci chiamino ribelli, come quelli che si rifiutano di dimenticare nei tempi delle amnesie obbligatorie.
Di essere così ostinati da continuare a credere, anche contro ogni evidenza, che vale la pena di essere uomini e donne. Di continuare a camminare nonostante le cadute, i tradimenti e le sconfitte, perché la Storia continua, anche dopo di noi, e quando lei dice addio, sta dicendo un arrivederci.