Hai mai provato a fare yoga?
Io si e per me è stato come aprire una finestra che temevo chiusa da tempo, esponendomi ad una luce fortissima che mi ha permesso di ritrovare me stessa.
E ho scoperto che lo yoga non è solo fatto di esercizi su un tappetino ma è un percorso spirituale che aiuta a conoscersi, valutare i proprio limiti e le nuove possibilità di apertura, ascoltando la saggezza del corpo e del respiro. E’ l’unione con sé stessi e con il resto del mondo.
Questo percorso si basa sulle indicazioni generali contenute negli Yoga Sutra di Patanjali per la vita sociale (Yama) e per noi stessi (Niyama):
Yama:
Non violenza, veracità, onestà, continenza e assenza di avidità per beni materiali al di là delle proprie necessità sono i cinque pilastri di yama”.
Ahimsa (non violenza): non agire in modo violento neanche con le parole. Lo yoga ci invita ad agire invece con gentilezza, considerandoci parte di un tutto, infatti danneggiando un’altra persona o la natura danneggiamo noi stessi;
Sathia: sincerità nel pensiero e nelle azioni;
Asteya: non rubare e non desiderare ciò che è di altri e questo include non rubare anche tempo e fiducia alle altre persone;
Bramacharya: la dedizione per ciò che fai senza rincorrere il piacere, per non disperdere le proprie energie;
Aparigraha: la libertà dal non possedere e dall’avidità;
Niyama:
“La purificazione interna ed esterna, la contentezza, l’austerità, lo studio di se stessi e l’abbandono al divino sono i Niyamas”
Saucha: pulizia, purezza nel corpo e interiore, praticando gli asana e la meditazione;
Santosha: contentezza, gioire di ciò che abbiamo e vivere una vita semplice;
Tapas: autodisciplina, agire con il piacere di farlo
Svadhyaya: studio e conoscenza di sé;
Isvara pranidhana: celebrazione del Divino, e comprensione dell’esistenza di una forza più grande di noi alla quale dobbiamo abbandonarci e dalla quale farci guidare.
Lo yoga attraverso gli asana e la meditazione risveglia l’energia vitale che percorre il nostro corpo illuminando tutti i nostri centri energetici (chakra), riequilibrandoli laddove necessario.
Il percorso dello yoga non inizia e finisce su un tappetino ma continua nelle nostre giornate, perché possiamo portare i suoi benefici nella vita di tutti i giorni, con evidenti cambiamenti nel nostro rapporto con noi stessi e con gli altri.
Per approfondire l’argomento, ti consiglio alcuni libri sullo yoga che anch’io ho consultato:
Il primo è Lo yoga. Immortalità e libertà di Mircea Eliade edito Rizzoli. Me lo ha prestato la mia insegnante di yoga, si tratta di un saggio scritto da un grande storico delle religioni che in questo testo offre una sintesi delle dottrine, dei metodi e del simbolismo Yoga. Si sofferma, inoltre sui significati connessi alla pratica ascetica ed esamina da un punto di vista teorico e pratico, le tecniche di meditazione ed esplorazione della psiche e il valore spirituale che rivestono in un itinerario di rinascita e liberazione dell’anima.
Non posso poi non consigliare Patanjali Yogasutra a cura di Leonardo Vittorio Arena: un vademecum per comprendere gli stati che la mente attraversa durante la meditazione, lo yoga e altre pratiche spirituali, commentato da Arena, docente di Storia della filosofia moderna e contemporanea presso l’università di Urbino.
E infine un libro che ci mostra dei percorsi yoga per intraprendere un
cammino di crescita, riscoprire la propria vera natura e recuperare l’armonia fra corpo e mente: Yoga percorsi di consapevolezza. Conoscere se stessi e ritrovare l’energia interiore di Silvia Francesca Ornaghi. Il libro propone delle sequenze di asana illustrate, facili da comprendere e realizzare per chi ha già intrapreso un percorso di yoga.
Spero che questo articolo ti sia stato utile, e se ti interessa l’argomento puoi anche leggere la recensione nella rubrica Tre libri per Te di Yogananda mi ha cambiato la vita di M.R. Conti e E. Perboni.
Buona lettura!