Il Festival di Sanremo è uno dei festival in cui tutta l’Italia ama seguire o non seguire. In fondo anche chi non ha apprezzato le sfumature che ha assunto negli anni, in qualche modo è sempre informato su quello che accade sul palco dell’Ariston.
Sanremo: le origini
Il Festival della canzone italiana nacque nel 1951 nella omonima città situata nel Ponente Ligure “per incrementare le presenze quando il turismo balneare nella ‘stagione morta’ invernale è pressoché assente”. La prima volta che è stato trasmesso era in diretta radiofonica. Nel 1955 il Festiva viene trasmesso in diretta televisiva.
Negli anni della ripresa economica c’erano pochissime televisioni e chi l’aveva organizzava le serate con amici, vicini e famiglia. Per la prima volta quelle voci melodiose avevano un volto. Al Festival di Sanremo si deve la nascita di altre manifestazioni musicali, come l’Eurovision Song Contest.
Negli oltre settanta anni della sua storia è stato una vetrina non solo per i cantanti, ma anche per i volti noti della televisione, per i quali condurre la manifestazione ha rappresentato spesso il coronamento di una carriera; il Festival ha accompagnato nel tempo l’evolversi della musica italiana, divenendo un evento mediatico sempre più di grande portata.
La prima edizione
La prima edizione del Festival della canzone italiana si tenne il 29 gennaio del 1951 nel Salone delle feste del Casinò di Sanremo. Gli spettatori erano pochi e mentre cenavano seduti attorno ai tavolini, i cantanti si esibivano. Nessuno credeva che l’evento avrebbe avuto successo e si racconta addirittura che, per la seconda serata, gli organizzatori furono costretti a convincere gli spettatori a tornare, nonostante l’esiguo costo del biglietto.
I cantanti in gara erano solo tre perché a contare ai fini della competizione erano le canzoni e non gli interpreti. I cantanti erano Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano. Vinse Grazie dei fiori, interpretata da Nilla Pizzi.
Per l’intera durata degli anni Cinquanta, i brani in gara furono 20, mentre i cantanti passarono da tre a cinque, per poi aumentare.
L’interesse della stampa per il Festival
Nel 1953 qualcosa iniziò a cambiare: sparirono i tavolini e si decise di far accedere gli ospiti solo con invito. Sembra che i bagarini ne vendessero alcuni sottobanco all’esorbitante cifra di 10.000 lire. La stampa iniziò ad interessarsi sempre più del fenomeno e due anni dopo il festival arrivò in televisione. L’opinione pubblica iniziava a parlare della manifestazione, si interessava dei suoi cantanti e cominciava a canticchiare le loro canzoni. A fine decennio arrivò sul palco Domenico Modugno con la canzone italiana per eccellenza, “Nel blu dipinto di blu”, che entrò nella storia della musica con la sua melodia dal sapore di libertà.
Gli anni Sessanta portarono brani come Non ho l’età di Gigliola Cinquetti (1964) o Zingara (1969) di Iva Zanicchi, i quali descrivevano un paese che aveva reimparato a godersi la vita. Con Chi non lavora non fa l’amore, Adriano Celentano, nel 1971, raccontava di un boom ormai agli sgoccioli. Mentre Vita spericolata (1983) di Vasco Rossi o Donne (1985) di Zucchero – due canzoni che al Festival non ebbero grande successo – restituivano la più vivida immagine degli anni Ottanta.
Sai quanti conduttori sono stati sul palco di Sanremo?
I conduttori sono stati 48 per 73 edizioni del Festival della canzona italiana. Il primo è stato Nunzio Filogamo, 48enne palermitano con un passato da avvocato. Il record di edizioni resta quello di Pippo Baudo, che ha condotto il suo primo Sanremo nel 1968 e ne ha collezionati tredici; la sua ultima volta all’Ariston da protagonista assoluto è stata nel 2008. Dietro di lui si piazza Mike Bongiorno, con undici presenze da volto del Festival.
Sai chi sono gli sconfitti più celebri?
Nonostante Sanremo sia il festival della canzone italiana, ci sono molti cantanti celebri che, pur seguitissimi, non hanno mai vinto. È il caso di Lucio Dalla, Zucchero e Vasco Rossi. Il cantautore bolognese ha partecipato cinque volte, suscitando scandalo con le sue parole, come nel caso di “4/3/1943”. Zucchero è arrivato sempre al penultimo posto in tutte le edizioni – quattro – a cui ha partecipato. “Vado al massimo” di Vasco Rossi, presentata durante Sanremo 1982, arrivò ultima. Penultima “Vita Spericolata”, presentata nel 1983.