Caro lettore, si rinnova l’appuntamento dal 28 al 31 luglio con Liquida Festival, la kermesse dedicata al giornalismo e alla letteratura giornalistica a Codrongianos, in provincia di Sassari. L’evento ha come sfondo la bellissima Basilica in stile romanico di Saccargia, come a suggellare un momento che affronterà tematiche fortemente attuali: la comunicazione, il senso della giustizia, la libertà, la mafia, la storia raccontata del fascismo, i diritti fondamentali degli esseri umani.
Guardiamo insieme il programma di questo festival. Per approfondire le notizie e i vari appuntamenti di questo evento ti consiglio di visitare il sito di Liquida.
Il programma di Liquida
Per giovedì 28 luglio ti suggerisco Lirio Abbate con il libro Stragisti: il giornalista con documenti inediti e una narrazione travolgente ricompone l’immagine vista da vicino degli Stragisti, uomini e donne che hanno insanguinato la Sicilia e il Paese intero, seguendo gli ordini di Totò Riina.
A trent’anni dalla strage di Capaci, Lirio Abbate ricostruisce gli omicidi di Falcone e Borsellino, e le efferatezze che hanno coinvolto altri magistrati come loro. Attraverso testimonianze e documenti inediti, questo libro ricostruisce i fatti di cronaca legati alle dinamiche mafiose che hanno portato agli omicidi di Cosa Nostra e a una vera e propria Guerra che terrorizzò l’Italia nei primi anni 90.
Venerdi 29 luglio ti consiglio Sergio Rizzo con Potere Assoluto, in cui svela storie e protagonisti della casta più nascosta e potente del Paese, i consiglieri di Stato.
Sono un centinaio, e quasi tutti sconosciuti. Eppure scrivono le leggi che regolano le nostre vite e decretano come applicarle. Le loro sentenze possono cambiare i destini di interi settori dell’economia nazionale, invalidare i risultati di un concorso pubblico, far decadere un presidente di Regione, cancellare la nomina di un procuratore della Repubblica. Sono i consiglieri di Stato. Ovvero, il nocciolo duro del potere in Italia.
Sabato 30 luglio interessante l’incontro con Stefania Maurizi e il suo Potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange e WikiLeaks, libro-denuncia in cui la giornalista pubblica i principali scoop dai documenti segreti di WikiLeaks e continua a combattere la battaglia per salvare Assange e i suoi giornalisti.
Nella cella di una delle più famigerate prigioni di massima sicurezza del Regno Unito, un uomo lotta contro alcune delle più potenti istituzioni della Terra che da oltre un decennio lo vogliono distruggere. Non è un criminale, è un giornalista. Si chiama Julian Assange e ha fondato WikiLeaks, un’organizzazione che cambiato modo di fare informazione nel XXI secolo, sfruttando le risorse della rete e violando in maniera sistematica il segreto di Stato quando questo viene usato per nascondere crimini e garantire l’immunità ai potenti. Non poteva farla franca, doveva essere punito e andava fermato. Con lui rischiano tutti i giornalisti della sua organizzazione. L’obiettivo è distruggerli e farlo in modo plateale.
Passiamo all’ultima giornata di festival, domenica 31 luglio, dove ti consiglio Barbara Serra con il pluripremiato documentario “Fascism in the family” (due premi oro – categorie Storia e Attualità – al New York Festivals Film and Tv Awards).
Il documentario, si può vedere per intero su YouTube, è un invito a ripercorrere il passato fascista dell’Italia e a interrogarci sui suoi legami con il presente, con la guida di una giornalista che a sua volta sta cercando il filo di una storia che la riguarda in prima persona.
“Non è solo il passato della mia famiglia, ma anche il futuro, che rende questa storia così toccante per me. Mio figlio di tre anni è per metà ebreo e avrebbe potuto essere vittima dei fascisti ai quali mio nonno promise fedeltà”
Prosegue Barbara Serra parlando del nonno:
“Ho scoperto cosa fece mio nonno durante il Fascismo, ma più volte mi sono chiesta cosa avrei fatto io e cosa sto facendo ora. La storia ci insegna che le cose accadono gradualmente. Si tratta di individuare il punto di non ritorno in cui bisogna agire. Fra qualche decennio, i nostri nipoti ci giudicheranno. Giudicheranno quello che abbiamo e non abbiamo fatto di fronte all’intolleranza, la paura e l’indifferenza”.