Scordata. Come può essere dimenticata colei che è stata considerata la donna più bella del mondo? La diva per eccellenza, quella che tutti ammirano e sognano. Eppure, questo è accaduto a Hedy Lamarr, ebrea austriaca figlia di un dirigente di banca e di una talentuosa pianista.
Chi era Hedy Lamarr?
Hedy, il cui vero nome era Hedwig Eva Maria Kiesler, ha fatto il suo debutto nel 1932, girando un film che la renderà famosa. Aveva solo diciassette anni e appariva nuda e sensuale come nessuna prima di lei. Forse non c’è talento nella bellezza, ma Hedy sapeva usarla come un’arma micidiale, che le spalancò le porte di Hollywood qualche anno dopo.
Nella sua vita privata, Hedy era altrettanto disinibita e spudorata, con una lunga lista di amanti e mariti. Il suo aspetto carnale e provocante, però, era sia la sua fortuna che la sua condanna. Tutti guardavano il suo corpo e il suo viso, ma nessuno si rendeva conto che Hedy era un genio.
L’invenzione di Eva: il genio nascosto di Hedy Lamarr
Fin da bambina, Hedy mostrò un talento straordinario: costruì un carillon con una scatola di metallo e gli ingranaggi di un vecchio orologio, e da ragazzina riparò una telecamera sul set con le sue sole mani. Inventò anche il fondo a vite per il tubicino del rossetto, per non sporcarsi le mani a ogni applicazione.
Ma la sua invenzione più rivoluzionaria fu il salto di frequenza, ispirato all’accordatura del pianoforte, che consente di comandare le cose a distanza senza fili. Hedy ha praticamente inventato il Wi-Fi, ma nessuno se ne accorse. Essere le prime, essere troppo avanti per il proprio tempo, significa spesso essere sole.
L’invenzione di Eva: Il tributo di Alessandro Barbaglia
Nel suo libro “L’invenzione di Eva”, Alessandro Barbaglia restituisce a questa donna geniale e disperata ciò che il mondo ha tardato troppo a riconoscerle. Lo fa con trasporto e gratitudine, raccontando una vita straordinaria e dimostrando come memoria e narrazione siano spesso gli unici strumenti per risolvere l’incompiutezza di certe esistenze.