Il 2022 è quasi giunto al termine, e ciò significa che per ognuno di noi è giunto il momento di tirare le somme. Certo, non tutti gli anni devono per forza essere “il più bello di sempre”, oppure “quello che mi ha cambiato la vita”: a volte capita che un anno possa spiccare su tutti, così com’è normale che ce ne siano altri che sembrino passare in sordina.
Ci sono periodi in cui ci pare di non aver fatto nulla di nuovo, che il tempo sia passato uguale a se stesso, ma non è così. Ogni istante ha portato un cambiamento, e ora potrebbe essere il momento giusto per rendersi conto che, magari, abbiamo iniziato a fare la raccolta differenziata nel modo corretto, oppure che il nostro proposito di mangiare meno (o più) dolci ha portato qualche frutto. O che siamo finalmente stati in grado di ricavare del tempo per noi nella frenesia della vita di ogni giorno, e non un paio di volte all’anno, ma con regolarità.
Ovviamente, il 2022 potrebbe anche essere davvero stato il momento migliore della nostra esistenza: nascite, nuovi amori, esperienze straordinarie, obiettivi raggiunti, o anche nuove chiavi di lettura di se stessi. Non importa quanto grande sia il traguardo che abbia raggiunto, ciò che conta è riconoscerlo, accettarlo e festeggiarlo.
Se, però, vogliamo dare una svolta più mondiale al riepilogo dell’anno, allora è meglio iniziare subito.
Riepilogando il 2022
Sono stati molti i momenti, nel corso del 2022, in cui è parso che il mondo stesse andando a catafascio, ma tirando le somme, mi sono accorta che ogni atto atroce ci ha anche aiutati a ritornare a essere uniti, una comunità che si estende al di fuori dei confini delle nazioni.
Perchè quando è scoppiata la guerra in Ucraina, dopo l’orrore e lo sconcerto, hanno preso vita migliaia di azioni di solidarietà, di sostegno e di aiuto. Iniziative di pace e di protesta non violenta. E sebbene non sappiano ancora come la situazione si evolverà – sperando che si concluda al più presto – c’è da sperare che i fiori nati tra queste macerie possano essere un monito per il futuro.
Quando Mahsa Amini è stata assassinata in Iran, le proteste non si sono limitate a infuocare le strade del Paese, ma si sono espanse in tutto il mondo, dimostrando l’importanza dell’informazione e della comunicazione, per impedire che soprusi e ingiustizie vengano ancora una volta insabbiati. Cori di sdegno si sono alzati verso il cielo, per chiede giustizia, ugualianza di genere e rispetto dei diritti umani.
Certo, il 2022 è anche stato l’anno in cui molte personalità di rilievo ci hanno lasciato, da Piero Angela a Pelè, dalla regina Elisabetta al papa emerito Benedetto XVI, ma non per questo le loro azioni e il loro ricordo smetteranno d’influenzare il futuro.
E poi le buone notizie: finalmente nel 2022 il Corona virus ha cominciato ad allentare la presa sulle nostre vite, permettendoci di tornare pian piano a una normalità fatta di giornate in compagnia, concerti, partite di calcio e un po’ più di leggerezza. Senza dimenticare che l’Eurovision Song Contest ha avuto luogo a Torino.
È stato l’anno in cui il popolo italiano ha eletto il primo Presidente del Consiglio donna, in cui i mondiali di calcio maschile non sono si sono svolti in Qatar, ma hanno anche visto trionfare l’Argentina, dopo più di quarant’anni senza coppa del mondo.
Insomma, dodici mesi complessi, sfacettatoìi e che di sicuro ricorderemo nel tempo.