Il 27 settembre scorso si è spento all’età di 82 anni l’attore Michael Gambon, conosciuto dai più per il suo ruolo di Albus Silente nella fortunatissima saga di Harry Potter.
Ma quello di Silente è soltanto uno dei tanti grandi personaggi che hanno accompagnato la sua carriera di attore. Gambon, infatti, ha ricoperto molti altri ruoli di successo prima di rivestire i panni del serafico preside di Hogwarts, destreggiandosi con grande talento tra produzioni teatrali, cinematografiche e comparse televisive.
Ripercorriamo insieme la sua lunga carriera
Gli esordi tra teatro e cinema
Michael Gambon nasce a Dublino nel 1940. Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe da un talento come il suo, la sua carriera artistica ha inizio soltanto dopo i vent’anni. Il padre, infatti, un ingegnere impegnato nella ricostruzione di Londra dopo la Guerra, lo indirizza verso il suo stesso settore e per alcuni anni Gambon svolgerà diversi lavori come ingegnere e meccanico qualificato.
Ma la sua passione per la recitazione e per le arti lo ha sempre accompagnato e finisce per prendere il sopravvento. All’età di 24 anni invia al Gate Theatre di Dublino un curriculm completamente inventato, ricco di esperienze teatrali inesistenti che gli valgono l’ammissione al prestigioso teatro dublinese.
Ma se il suo curriculum era finto, decisamente reale era invece il suo talento. Si rivela sin da subito un attore eccezionale, soprattutto per i ruoli più complessi e di spessore. Si distingue per le sue interpretazioni nei drammi shakespeariani come l’Otello e il Riccardo III, quest’ultima in particolare gli permette di accedere al National Theatre di Londra, gestito da uno dei più grandi attori britannici dell’ultimo secolo: Laurence Olivier.
Grazie agli insegnamenti di Olivier, nei quindici anni successivi riuscirà ad imporsi come uno dei maggiori attori teatrali, apprezzato dalla critica inglese e non solo (recita persino a Broadway!). Il suo successo e il suo travolgente carisma teatrali gli valgono moltissimi premi e riconoscimenti tra cui anche quello di “Cavaliere dell’Impero Britannico” per i suoi servigi resi all’arte drammatica.
È ancora grazie al suo talento teatrale che Michael Gambon riesce ad approdare anche sul grande e piccolo schermo. Il suo debutto cinematografico avviene, infatti, nel 1965 con l’Otello un adattamento della pièce teatrale dello stesso Laurence Olivier.
Da qui ricoprirà diversi ruoli, anche con grande successo di critica. Negli anni Novanta sostituisce Richard Harris nel ruolo di Maigret nell’omonima serie televisiva. Tra i suoi film più celebri compaiono: Mary Reilly (1995) in cui interpreta il padre di Julia Roberts, Mary nel film e Il mistero di Sleepy Hollow (1999) la favola dark, targata Tim Burton.
Harry Potter e il successo internazionale
Il ruolo che lo consacrerà come una star indiscussa al livello internazionale è però quello di Albus Silente, l’amato preside di Hogwarts della fortuna saga firmata da J. K. Rowling. Nel 2004, infatti, per il terzo film della serie ha preso il posto di Richard Harris scomparso prematuramente qualche anno prima. Da allora è tornato a rivestire i panni dell’anziano preside per tutti i successivi episodi della saga.
È evidente sin da subito che Michael Gambon era la persona perfetta per questo ruolo. Il suo straordinario carisma, la profondità della sua voce e dei suoi discorsi, quel tocco buffo e vagamente comico in perfetto stile inglese sono tutte caratteristiche Gambon e Silente hanno in comune. Lui stesso, a proposito del ruolo nella saga di Harry Potter, ha dichiarato:
In realtà non devo impersonare nessuno. Mi metto semplicemente la barba e interpreto me stesso quindi non è una grande impresa. Ogni ruolo che interpreto, in realtà, è soltanto una sfumatura diversa della mia personalità.
La fama raggiunta con il personaggio di Silente in Harry Potter non lo distolse, però, dalla sua grande passione per il teatro che continuò a coltivare per tutta la sua vita. Così come non gli precluse le porte per altri ruoli importanti sul grande schermo.
Memorabile è la sua interpretazione ne Il discorso del re di Tom Hopper, e così anche in molte altre pellicole successivi come Quartet o il film L’esercito di papà. Comparve anche sul piccolo schermo in molti film indipendenti ma anche nelle miniserie Fortitude e Il seggio vacante, quest’ultima un adattamento televisivo di un romanzo della stessa J.K. Rowling.
Il suo ultimo lavoro è del 2019 nel film Judy, la biografia dell’attrice Judy Garland.
Michael Gambon: oltre l’Artista
Ma Michael Gambon non era soltanto un attore. Tutti i suoi colleghi apprezzavano non solo la sua straordinaria professionalità nel lavoro ma anche la sua invidiabile spensieratezza.
Gambon infatti, oltre al teatro e alla recitazione coltivava molti altri interessi!
Era un appassionato di corse e gare automobilistiche tanto da prendere parte come ospite nella celebre trasmissione inglese Top Gun che gli intitolò l’ultima curva del tracciato proprio perché, in una puntata, l’attore aveva sorpreso tutti con la sua guida spericolata.
In una recente intervista, Daniel Radcliffe, l’attore che ha vestito i panni di Harry Potter ha rivelato che Gambon era un appassionato di pistole italiane ed altre armi d’epoca che amava restaurare al di fuori della luce dei grandi riflettori del cinema.
Proprio dai suoi colleghi, soprattutto del set di Harry Potter ma non solo, sono giunte in questi ultimi giorni commoventi parole d’addio per l’attore, da tutti considerato non soltanto una grande star e un attore dal talento eccezionale ma anche un grandissimo uomo in grado di mettere a proprio agio tutti sul set e anche fuori.
Queste le parole dell’attrice Emma Watson:
Caro, caro, caro Michael Gambon. Non l’hai mai presa seriamente ma hai comunque dato ai momenti più seri tutto il loro peso. Grazie per averci mostrato cosa significa indossare la grandezza con leggerezza. Ci mancherai.
Vi lascio, infine, col toccante addio dei fan al Wizarding World di Orlando (il parco a tema Harry Potter) che hanno salutato Gambon, proprio come gli studenti di Hogwarts hanno salutato il loro preside nel sesto film della saga. Perché in fondo, come ha ricordato lui stesso, Michael Gambon e Albus Silente sono soltanto due facce della stessa medaglia.