Dopo un lungo periodo di malattia e novantotto anni di vita vissuta appieno, la notte dello scorso 22 settembre è venuto a mancare Giorgio Napolitano, ex Presidente della Repubblica.
Nato a Napoli nel 1925, Napolitano crebbe in un clima che andava via via facendosi sempre più belligerante. Dopo li studi classici liceali, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza e, in questo stesso periodo, iniziò a interessarsi all’ambito politico. Prima vicino alle posizioni fasciste (ricordiamo che siamo pur sempre negli anni del Ventennio), finì poi per cambiare corrente e allinearsi con l’ideologia comunista.
Negli anni successivi, il focus della sua vita sarebbe diventato uno soltanto: la politica. Fu prima militante del partito, successivamente eletto a deputato, fino a diventare prima Presidente della Camera dei Deputati e poi Ministro dell’Interno, durante il Governo Prodi. Nel 2005 l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi lo nominò a senatore a vita.
Nel 2006 venne eletto come undicesimo Presidente della Repubblica italiana e affrontò molte difficoltà durante i sette anni del suo primo mandato – basti pensare alla crisi economica del 2008-2012 e all’instabilità politica che caratterizzò gli stessi anni. Nel 2013 una coalizione di forze politiche chiese a Napolitano di proporsi nuovamente per la carica presidenziale, così da trovare un punto d’unione in un momento di dissidi, ed egli accettò, diventando il primo presidente a ricoprire la carica per due volte consecutive. Non portò tuttavia a conclusione il secondo mandato – aveva ormai più di ottantacinque anni, e la situazione sembrava essersi stabilizzata – dimettendosi nel 2015.
Una e indivisibile: uno dei libri di Giorgio Napolitano
Sono molti i libri di Giorgio Napolitano o che parlano dell’ex Presidente, quindi ho deciso di riportarti la trama solo di un volume: Una e indivisibile. Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia, pubblicato da Rizzoli.
Le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia hanno visto una partecipazione popolare al di là di ogni aspettativa; si è così mostrata la profondità delle radici del nostro stare insieme come nazione, come Italia unita. Le parole scolpite nella Costituzione per definire la Repubblica – “una e indivisibile” – hanno trovato un riscontro autentico in milioni di italiani. Secondo la Carta costituzionale, il Presidente della Repubblica “rappresenta l’unità nazionale”. Giorgio Napolitano ha colto ogni occasione per dare risalto alle ragioni di dignità e di orgoglio nazionale che ci offre la storia del movimento di unificazione.
Questo libro tocca gli aspetti salienti di quel processo: la sapiente architettura ideata da Cavour, lo slancio eroico suscitato da Garibaldi, la partecipazione della società meridionale alla costruzione dell’Italia unita, i legami del movimento per l’unità nazionale con le esperienze europee, l’azione unificante della lingua e della cultura.
Napolitano non nasconde le zone d’ombra e le promesse non mantenute, in particolare lo squilibrio tra Nord e Sud e l’attuazione parziale di quell’autonomismo ben presente nelle visioni risorgimentali e infine nel dettato della Costituzione repubblicana. Ma proprio la consapevolezza delle durissime prove che l’Italia è stata costretta a superare per diventare un grande, moderno Paese europeo deve darci quella fiducia indispensabile per superare le ardue sfide che ci attendono.