Caro iCrewer oggi per la nostra rubrica che ci sta portando in giro per la nostra bella Italia prepariamo le valigie e partiamo per Vieste e una volta qui scopriremo un’antica leggenda: La leggenda di Pizzomunno e Cristalda.
Da dove possiamo iniziare…
Be’, direi di iniziare con il raccontarti dove si trova il protagonista indiscusso della nostra storia, ovvero Pizzomunno. Questo appellativo è ripreso dal dialetto viestano significa: pezzo di mondo ed indica un gigantesco monolite, alto ben venticinque metri, ma se ciò non bastasse a renderlo ancora più unico e magnifico è certamente la sua posizione, infatti questo gigantesco blocco di pietra calcarea bianca è posizionato presso la Spiaggia del Castello, conosciuta anche come Spiaggia Del Pizzomunno situata a Vieste, celebre città del Gargano, in provincia di Foggia. L’enorme monolite sembra voglia proteggere Vieste e per la sua unicità è divenuto il simbolo della cittatina.
Eccolo in tutta la sua imponente bellezza.
Impressionante vero?
Questo monolite da sempre ha affascinato non solo i paesani, ma anche i turisti che ogni estate si riversano sulla magnifiche spiagge Pugliesi e certamente ha ispirato un celebre cantautore italiano: sto parlando di Max Gazzè.
Vieste e Max Gazzè
Max Gazzè nato a Roma, ma con origini siciliane; cantautore, bassista e attore italiano, ha partecipato al Festival di Sanremo nel 2018, classificandosi sesto, vincendo il Premio Giancarlo Bigazzi alla miglior composizione musicale e portando con sè un brano che parla proprio della leggenda di cui tra poco di narrerrò: la leggenda di Cristalda e Pizzomunno.
Come omaggio alla canzone e per celebrare il cantautore il comune di Vieste, nel luglio del 2018, ha organizzato un concerto, svoltosi proprio ai piedi del monolite e ha quindi conferito la cittadinanza onoraria a Max Gazzè. In seguito ha dedicato al cantautore anche la scalinata che collega la strada del municipio a Vieste alta i cui gradini sono stati dipinti con le frasi della canzone e la scala è stata nominata La scalinata dell’amore.
Non la trovi romanticissima?
Veniamo ora alla nostra leggenda…
La Leggenda di Pizzomunno e Cristalda
C’era una volta un giovane pescatore che abitava in un villaggio di capanne, il suo nome era Pizzomunno; un giorno conobbe una giovane di nome Cristalda e i due si innamorarono perdutamente, il loro amore era unico e speciale, tuttavia il lavoro di Pizzomunno lo portava a dover andare tutti i giorni per mare e tra le cristalline acque abitavano delle seducenti sirene che ammaliate dal sorriso e dallo sguardo del pescatore emergevano in superficie per tentarlo con i loro canti.
Le creature marine più volte cercarono di tentare il giovane arrivando ad offrirgli persino l’immortalità se fosse divenuto il loro amante, ma il giovane continuò a rifiutare i loro doni, poichè amava solo Cristalda, tuttavia si sà quali creature siano le sirene e non è poi così semplice rifiutare un loro invito… Una sera, i due innamorati si recarono su di un isolotto di fronte alla costa e le sirene gelose aggredirono Cristalda trascinandola in fondo agli abissi, Pizzomunno provò a soccorerla, ma fu tutto vano.
Il mattino seguente dei pescatori si recarono sulla spiaggia e trovarono l’imponente monolite a troneggiare su di essa e si racconta che il blocco di pietra altro non sarebbe che il povero Pizzomunno pietrificato dal dolore.
La storia d’amore tra i due innamorati però non finisce qui…
infatti ogni cento anni Cristalda farebbe ritorno dagli abissi per rivedere il suo innamorato e così rivivere, per solo una notte, il loro mai sconfitto amore.
Per concludere con una bella ciliegina sulla torta: se vai a Vieste e ti trovi ai piedi del monolite si narra che se si compie un giro completo attorno alla sua base e mentre lo si fa si esprime un desiderio, esso verrà esaudito.
Ti segnalo, infine, un libro collegato a questa romantica cittadina:
La marea. Un’estate a Pizzomunno
Fabrizio è un giovane bagnino sulla spiaggia di Vieste che prova empatia per il Pizzomunno e la sua leggenda, e ha una sola vera e grande passione: il mare.
Una passione che si comporta come una vera e propria amante gelosa. Lui non può e non deve vivere lontano dal mare.
Non riesce a immaginare una vita al di fuori di quel mondo e la sua esistenza è scandita proprio come una marea: in estate è sommerso dagli impegni e in inverno è costretto a rivivere quegli impegni da lontano.
Ma se quel mondo dovesse essere sconvolto dall’arrivo di un vecchio amore?
È possibile cambiare le proprie priorità e scontrarsi con un destino avverso per amore?
Ne varrebbe ancora la pena se significasse l’abiura di sé?
Non mi resta che augurarti una buona estate caro iCrewer e anche una buona lettura!