Le agognate vacanze sono arrivate.
Io direi già da un bel pò visto che l’estate è iniziata il 21 giugno!
Ma noi italiani siamo fatti così, la nostra estate comincia il 1 agosto e termina il 31; neanche a parlarne di ferie scaglionate, fatte proprio per concederci quella pausa necessaria ad affrontare i problemi di tutti i giorni in maniera più rilassata.
Nooo, noi dobbiamo divertirci, bagnarci, giocare, ballare, tutti nello stesso momento. Non importa se tra me e il mio vicino ci sono solo… “un fiato ed un battito di ciglia”.
E se invece provassimo ad organizzare il nostro tempo libero e, di conseguenza le ferie, in maniera più ragionata?
Se ci fosse qualcosa che non siano le solite vacanze dedicate in maniera esclusiva solo al “divertimento”, solo alla “cultura” e solo al “viaggiare”?
La nostra nuova rubrica Libri, Vacanze e Cultura nasce con l’idea di aiutarci a trascorrere del tempo arricchendoci in tutti i sensi, attraverso una guida che, con l’aiuto di un libro, vi ponga nelle condizioni di dire: “Sai, quasi quasi ce lo faccio un pensierino…”.
E oggi, attraverso le pagine dell’opera [amazon_textlink asin=’8862667949′ text=’Basilicata d’autore’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’8b2a1a1d-996c-11e8-99ff-554fdfe78e37′], vi voglio portare in una regione a me cara, La Basilicata (o Lucania), per poi farvi immergere nella stupenda Matera – la città dei Sassi, ovvero la mia città!
Questo libro curato da Mimmo Sammartino è un reportage che narra di luoghi significativi e vi guida culturalmente grazie alla penna di intellettuali e personaggi celebri del territorio.
Scorrendo le pagine di questo testo, nel quale racconti ed immagini si intrecciano, pur nella molteplicità degli autori, alla fine della visione si ha la sensazione che vi sia un unico autore ideale.
La Basilicata esiste, a dispetto delle testimonianze che per molto tempo l’hanno resa tristemente celebre per il brigantaggio e l’alto tasso di analfabetismo legato alla povertà. Questa bellissima regione è celebre, oltre che per motivi sopra descritti, anche per i suoi poeti, che vanno da Orazio sino a Rocco Scotellaro; grazie agli studi sulla magia di DeMartino, e non ultimo per la famosa opera “[amazon_textlink asin=’8806219340′ text=’Cristo si è fermato ad Eboli’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5667d3a0-996d-11e8-ae31-5b955badbfd3′]” di Primo Levi. La Basilicata è una regione tutta da scoprire, dedicata a chi ama paesaggi ancora incontaminati, con borghi ancora da scoprire, riti ancestrali, cultura e… cucina.
E poi… poi c’è Matera, la “Città dei Sassi”. E’ un dato di fatto, per chi non la conosce o non ne ha mai sentito parlare, che la prima “associazione” che viene fatta con la parola Sassi riguardi le rocce, o le pietre nel loro significato letterale del termine. Tanto è vero che la domanda successiva che viene posta è “Cosa potrebbe esserci di così interessante nelle pietre?”
Penso che un paio di immagini, prima che le parole, riescano a “solleticare” il vostro senso della scoperta.
La cenerentola del Mezzogiorno.
Qualcuno la paragonò ad un girone dantesco, altri ad una casba precipitata in una voragine, altri ancora ad un ruvido presepe napoletano. Perché?
Perché chi viveva là erano quasi tutti contadini, vivevano in case scavate nel tufo, senza luce e acqua corrente, con galline e muli come coinquilini e malattie infettive che si propagavano di grotta in grotta, ma onestissimi e schietti, abituati a lavorare duramente; sono un forte impatto ed in netto contrasto con la civiltà del XX secolo!
Finalmente per Matera anzi, per i suoi Sassi, c’è l’inserimento nella lista dell’Unesco e diventa così Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1993, primo sito dell’Italia meridionale giudicato meritevole di farne parte. Cominciano così a riaffiorire i racconti e i libri su questa città, fino a quel momento caduti nell’oblio determinando quel salto di qualità che le permette di acquisire notorietà a livelli internazionali.
Arrivano i media, le produzioni cinematografiche e televisive si intensificano e Matera viene proclamata Città della Cultura Europea per il 2019, nell’ottobre del 2014.
Immagini e parole, dunque, perché insieme possano offrire ai lettori documenti di un passato da ricordare o da riscattare, che può e deve riaffiorare come consapevole momento di riflessione… e se ne scaturisce una visita ancora meglio.
Buon divertimento.
Bellissima Matera! Una città fantastica
L’hai visitata? Se non l’hai ancora fatto, sono disponibilissima a farti da cicerone.