Party reveal: Ricordati di sorridere quando piove cacao
Il caso ha voluto che questo nuovo libro di Elisa Crescenzi, dal particolare titolo Ricordati di sorridere quando piove cacao, uscisse proprio di sabato e quindi non potevamo non farlo rientrare nella nostra rubrica dove il cibo la fa da padrone… o quasi.
Un libro dove i sentimenti sono messi in primo piano, dove i rapporti a due si mostrano per quello che sono: la base di una vita vissuta bene accanto a chi ci vuole bene. La prima cosa che mi sento di dire all’autrice è che la trama, che poteva essere banale, è invece molto interessante e ben strutturata. Portare avanti per tutto il libro due realtà che distano nel tempo e che raccontano di storie completamente differenti non è certo facile ma con l’aiuto dei ricordi di Elena, attorno a cui ruotano le vicende, il risultato è molto piacevole.
Ma andiamo con ordine, caro iCrewer. Elena, la nostra protagonista è alle prese con un momento della sua vita in cui tutto sembra impossibile e sarà il ricordo della nonna e le sue ricette di cucina racchiuse in una scatola che la aiuteranno a prendere una decisione e partire per una nuova avventura.
Mi siedo su uno dei due divani che occupano il piccolo salotto e osservo come la stanza sia arredata in perfetta sintonia. Le pareti in pietra a vista, le travi in legno e i tendaggi lunghi mi catapultano in un’altra dimensione. Nonostante fossi restia ad affrontare questo viaggio, adesso credo di aver preso la scelta più saggia.
Descritta bene così come lo sono i luoghi in cui sono ambientati i quindici giorni di durata del libro, Elena è il personaggio che subisce la più grande evoluzione, perchè a modo suo riesce a guardarsi dentro e capire cosa vuole realmente ed accettare chi vuole veramente.
Gabriel, bello e arrogante, indisponente ed affettuoso. Cosa nasconde quest’uomo? La sua determinazione è l’ingrediente che lo rende dinamico nella trama, in fondo è lui che tira le fila delle giornate e fa sì, senza rendersene conto, che Elena riesca a buttarsi alle spalle tutto il dolore.
«Hai presente quando mi hai detto di cercarti qualcosa a Castel Combe? Ecco, diciamo che qualcosa avevo trovato, ma volevo averti con me per vedere come sarebbero andate le cose. Era bello avere una testa calda tra i piedi, poi a Viola piacevi già troppo».
I personaggi secondari sono inseriti in modo corretto, senza far perdere il punto centrale della trama. Tanti i dialoghi che danno un buon ritmo al testo. Ti chiederai: e l’altra parte? quella parallela? I rapporti di coppia non sono solo quelli tra un uomo e una donna, ma anche quelli tra un padre e una figlia o tra una nonna ed una nipote; questo rapporto è quello che tanto amore ha dato a Elena ed altrettanto dolore quando si è spezzato.
Sono i ricordi d’infanzia e quelli di una giovane donna che impara e carpisce i segreti di cucina della nonna a costituire una parte del romanzo e essere la base del sogno di Elena; è risaputo che tra le mura della cucina si nascondono i segreti di famiglia e il momento della preparazione dei dolci è quello in cui si fanno le confidenze più profonde e si danno i consigli che un giorno torneranno utili.
Qualche imprecisione, qualche refuso non incidono sicuramente sulla valutazione di questo libro che ti consiglio di leggere, magari nel periodo del Natale, perchè non ti ho detto che il periodo in cui è ambientato sono proprio i giorni antecedenti alla festa più cara ai bambini.