Un libro introspettivo
Ci sono libri che arrivano nelle nostre vite perchè in quel momento ci servono a capire o elaborare qualcosa che ci sta succedendo Ecco questo è quello che mi è successo con il libro “Se mi guardo da fuori” di Teresa Righetti. A Serena non manca niente: la giovane età, una laurea in arrivo, la casa del nonno paterno.
Teresa mi ha aiuto a riflettere sui miei venticinque anni, ormai andati, e sulla vita che mi aspetta e che posso ancora vivere. Da giovane ragazza ero un po’ come Serena: alla ricerca di amici e di farmi vedere grande ed importante. Ora, a quarant’anni, mi sono accorta di essere notevolmente cambiata, proprio grazie a Teresa, rispetto a quella ragazzina: ho una famiglia, sono vicina a prendere il ruolo e sto realizzando i miei sogni. Voglio dire grazie alla vita che sto vivendo, alle persone che mi circondano e credono nei miei progetti e un ringraziamento speciale va a Teresa, per avermi aiutato a fare questa analisi introspettiva.
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Purtroppo, ci sono dei ma…
Ho trovato molto difficile terminare questo libro, innanzitutto ha uno stile fin troppo realistico, che non dedica che poche righe nell’ultimo capitolo, alle emozioni; sembrava di leggere una mera cronaca con le descrizioni degli avvenimenti. Secondariamente ha un modo particolare nell’impostazione dei discorsi diretti, che mi ha reso molto difficile comprendere chi parlava e chi ascoltava. A rallentare ulteriormente la lettura, purtroppo, si sono aggiunti anche alcuni refusi. Sono sicura che un correttore di bozze e un buon editor aiuteranno questa giovane scrittrice a migliorarsi.