Caro iCrewer di questi tempi diventa sempre più difficile ritagliarsi uno spazio che sia tutto nostro. È diventato difficile poter uscire e camminare o correre con l’aria fresca sul viso e le cuffiette nelle orecchie.
Anche la possibilità di internet e la sua vasta disponibilità di informazioni comincia a diventare “banale”, io per lo meno, al momento, la vedo così.
Sono alla ricerca di nuovi stimoli e credo di averlo trovato nel mondo musicale … dei libri!
Libri e musica nel 2020
Quante volte ti è capitato di leggere un libro ed imbatterti in citazioni musicali di vario tipo e che, inevitabilmente, non conosci? Lo sai che ti perdi una grossa parte dell’atmosfera? È un po’ come leggere un testo, in una lingua diversa dall’italiano, e avere di fianco il dizionario per consultarlo ogni qualvolta abbiamo un dubbio. Sono sicura che interromperesti la lettura dopo cinque minuti…
Del resto tutte le arti si sovrappongono, si prendono per mano, hanno qualcosa da raccontare.
Come si fa ad essere felici in un luogo che non si muove! L’immobilità è la morte; la vita, l’amore, i sogni, tutto è movimento…
Queste parole sono tratte dal capolavoro di Alessandro Baricco, Novecento, un monologo di circa 50 pagine, pubblicato nel 1994, perchè fosse interpretato in teatro, diventando poi un film di successo dal titolo “La leggenda del pianista sull’oceano” nel 1998, e nello stesso anno diventare ispirazione per un canzone di Edoardo Bennato dal titolo Sempre in viaggio sul mare.
Ciascuna “variazione sul tema” ha prodotto tre diverse copie sulla stesso tema e ciascuna arricchendo l’altra in contenuti e dettagli; laddove il testo puo’ solo lasciare immaginare al lettore il virtuosismo del pianista, il limite viene valicato nel film dalle note musicali di un maestro quale Ennio Morricone, mentre nella musica di Bennato si avverte l’amore
Sempre in viaggio sul mare
tra l’America e l’Europa
suoni del Novecento
che non passano mai di moda
e il più saggio di tutti i marinai
che viaggiava e non si fermava mai
perchè lui che non era mai partito
suonava….sul mare infinito
sul mare infinito….sul mare infinito
E la musica diventa sottofondo per leggere un altro splendido libro
La pianista di Elfriede Jelinek
Testo con il quale l’autrice ha ottenuto il premio Nobel nel 2004
Sinossi
“La ricerca spasmodica e frustrante della vita e di un’identità sessuale, fra autolesionismo e voyerismo, spingono una quarantenne insegnante di pianoforte negli squallidi peep-show della periferia viennese, nei cinema a luci rosse o tra le siepi del Prater, prima di rientrare a casa, sotto le lenzuola del letto che condivide con la tirannica madre.
Al centro della narrazione il tormentato rapporto di forza tra le due che trasformerà in catastrofe sadomasochistica il tentativo della donna di legarsi a un suo allievo.”
Libri e musica lo troviamo anche nel romanzo breve di Lev Tolstoj e La sonata a Kreutzer dove il potere sensuale della musica spinge i deboli sensi della donna all’adulterio. O il capolavoro di Orwell, 1984 scritto nel 1948 e il cui titolo è ottenuto dal cambio delle ultime due cifre della data, la cui trama, potente e universale ha ispirato moltissime canzoni.
“L’azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l’anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c’è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti.
Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un’esistenza “sovversiva“.
Sono stati dedicati decine di pezzi musicali a questo libro:
1984 è il titolo di un album del tastierista Rick Wakeman, pubblicato nel 1981, in cui si racconta musicalmente la trama di tutto il romanzo. Nel testo della canzone Chi (Who), scritto da Morgan e cantato dal gruppo Aram Quartet, viene citata la frase “Chi controlla il passato, controlla il futuro, chi controlla il presente, controlla il passato“, traduzione italiana di una famosa frase presente nel romanzo.
Anche i libri gialli non fanno eccezione, ne è un esempio Delitto alla scala di Franco Pulcini, che tra le sua attività annovera essere stato il direttore editoriale del nostro maggior teatro lirico, il Teatro la Scala di Milano, oltre che un musicologo di valore e che si è scoperto narratore.
Un misterioso e crudelissimo assassinio che solo la musica sublime e i suoi appassionati seguaci potevano immaginare.
“Milano, novembre di un futuro prossimo. Su un balcone del Teatro alla Scala viene assassinato il direttore d’orchestra che avrebbe dovuto dirigere la Prima, la mitica serata mondana del 7 dicembre. L’opera in programma è L’Arianna di Monteverdi, il cui manoscritto, dato a lungo per disperso, è stato ritrovato da poco.
Il titolo gode di fama iettatoria e già nei tempi antichi aveva portato sciagure. Una nuova tragedia avvolge così la prima opera tragica della storia. Ma quest’Arianna è davvero l’originale del 1608? O il manoscritto è un banale falso che potrebbe essere smascherato dall’ascolto? Manca solo un mese all’inaugurazione, la situazione è drammatica, ma la macchina teatrale non si può fermare. Se non si salva lo spettacolo, l’onore della Scala è in gioco.
Incaricato delle indagini è Abdul Cali, commissario arabo-siciliano, che non ha mai messo piede nel tempio della musica. Dovrà inventarsi i metodi per dipanare la matassa dove si annodano fosche passioni da palcoscenico, invidie, nervosismi, reticenze, interessi erotici ed economici. Un’immersione nel più sovraeccitato narcisismo artistico, quello dell’opera lirica, dove le star non si placano mai. Un mondo popolato di astute primedonne, al cui confronto ogni altro artista è un figurante. Insensibili al sangue versato alla vigilia della Prima, si nascondono fino all’ultimo all’ombra dell’ipocrita necessità dello show must go on.”
Attraverso i libri gli autori non solo hanno cambiato il passo della narrativa moderna, ma sono riusciti a superare la linea della parola scritta per sconfinare nella musica, influenzando intere generazioni di artisti.
Il legame Libri e musica è immenso e attraversa oltre settant’anni di storia che hanno forgiato la cultura moderna, lasciando a noi la meravigliosa sensazione di potersi immergere in mondo senza confini, fatto solamente di parole e note, di libri e musica che continueranno a viaggiare e ispirarsi reciprocamente.
Buon lettura e ascolto… in tutti i sensi.