Ciao iCrewer! La nostra rubrica Libri da… procede spedita e oggi ci porta nel sud-est asiatico, per conoscere un po’ meglio il Vietnam.
Tutti, prima o poi, abbiamo sentito parlare di quella che oggi ufficialmente si chiama Repubblica Socialista del Vietnam. Questo perché la storia recente del Paese è stata profondamente segnata da gravi e sanguinosi conflitti armati.
Qualche data per parlare di Vietnam
Nel 1954, con la Conferenza di Ginevra, vennero create due distinte e temporanee aree d’influenza: il Vietnam del Nord, appoggiato dalle potenze comuniste della Cina e dell’URSS, e il Vietnam del Sud, sostenuto dagli Stati Uniti. Questa diarchia, inserita nell’ambito mondiale di tensione che siamo soliti chiamare Guerra Fredda, è probabilmente uno dei maggiori fattori da considerare, per cercare di comprendere gli avvenimenti che seguirono.
Le mancate elezioni del 1956 diedero origine a focolari di guerriglia nel Vietnam del Sud, che spinsero gli USA a promuovere un massiccio impiego militare. Così, dal 1960 al 1975 infuriò la guerra, che lasciò sulla sua scia milioni di morti, feriti, città distrutte e terreni inutilizzabili. La fine di un conflitto di tale portata devastò completamente la zona meridionale e la rese facile preda per il Vietnam del Nord, una volta che le truppe americane si furono ritirate. Nel 1976 il Paese venne ufficialmente riunificato e adottò la denominazione tutt’ora vigente.
Nemmeno gli anni ’80 furono caratterizzati da un periodo pacifico. Infatti, a seguito di numerosi scontri di confine con la Cambogia, l’esercito vietnamita finì per attuare un’operazione d’invasione su vasta scala, inasprendo così i contatti con la vicina Cina, alleata del governo cambogiano. La tensione sfociò in una breve guerra e, successivamente, in un decennio di scontri, soprattutto nelle zone di contatto, i quali ebbero fine solamente nel 1990, con la ritirata del Vietnam dai territori occupati.
Da quel momento il Paese è entrato a far parte di varie organizzazioni internazionali.
E ora, letteratura!
La produzione letteraria vietnamita, soprattutto popolare, si è sviluppata il modo florido nel corso dei secoli. Tipici sono i componimenti poetici chiamati ca dao, il cui focus narrativo è rappresentato da storie di eroi e degli antenati dei villaggi. A partire dagli anni ’30 del secolo scorso, è possibile notare l’influenza che lo stile occidentale ebbe sulla produzione artistica.
Per molto tempo si preferì il metodo di trasmissione orale – i primi testi scritti risalgono al X secolo d.C. – oggi saldamente intrecciato alla scrittura e alle performance teatrali.
Una delle più importanti opere della letteratura del Vietnam è il poema epico intitolato La storia di Kieu, composto dal poeta e scrittore autoctono Nguyễn Du, simbolo della cultura nazionale, e pubblicato per la prima volta nel 1815. L’autore prese spunto da un romanzo cinese del XVII e, usando lo stile tradizionale del suo Paese (Lục-bát), scrisse 3253 stanze, ognuna costituita da 6 o 8 versi.
La storia è ambientata nel XVIII secolo, quanto le guerre dinastiche gettarono il Paese in un periodo di caos politico e sociale. Attraverso le vicende della giovane Thuy Kieu, Nguyễn Du introduce uno degli aspetti chiave della filosofia confuciana: la pietà filiale.