Il Togo, più comunemente conosciuto come Repubblica Togolese, è un piccolo stato di quasi 57.000 km quadrati dell’Africa Occidentale. Confina a nord con il Burkina Faso, a est con il Benin, a ovest con il Ghana e a sud per 56km si affaccia sul Golfo di Guinea. La capitale Lomé si trova sulla costa. La lingua ufficiale è il francese, il Togo infatti è membro dell’Associazione dei paesi francofoni, anche se vi si parla il tedesco e diverse lingue africane.
Originariamente, Togo era il nome di villaggio del popolo Ewe che si trovava sulle sponde del lago omonimo. In lingua ewe, to-go significa infatti “andare all’acqua“. Fu proprio qui che i tedeschi, trattando con un capo locale, ottennero il controllo del paese ribattezzandolo Togoland (Terra di Togo). Successivamente Togo divenne il modo per riferirsi all’intera colonia tedesca, e il villaggio di Togo venne chiamato Togoville.
Fonti storiche lasciano pensare che nel XV secolo i primi Europei a raggiungere le coste del Togo furono i Portoghesi a cui seguirono i Danesi, i Tedeschi, i Francesi e gli Inglesi. Il commercio che si sviluppò maggiormente fu la compravendita di schiavi.
La colonizzazione del Togo non avvenne prima del XVIII secolo quando la Danimarca rivendicò per prima il diritto al controllo della regione. Fu un secolo dopo, più precisamente nel 1884, che il diplomatico tedesco Gustav Nachtigal stipulò alcuni patti commerciali chiamati Trattati di Togoville con il sovrano locale Mlapa III. Questi accordi diedero il via ad un rapporto privilegiato tra le popolazioni locali e la Germania; come detto l’intera regione fu ribattezzata Togoland e divenne prima protettorato e poi colonia tedesca. Fu grazie all’influenza della Germania che vennero introdotte tecniche più moderne per la coltivazione di caffè, cacao e cotone portando il paese ad essere tra i più sviluppati in tutta l’Africa del tempo. I Tedeschi esercitarono comunque un controllo dittatoriale sulla popolazione locale.
Durante la Campagna dell’Africa Occidentale che si svolse durante la prima guerra mondiale, le poche truppe tedesche che si trovavano nel Togo in poche settimane vennero schiacciate dal fronte britannico e francese che si spartirono il paese, fino al 1960 quando l’attuale Repubblica del Togo ottenne l’indipendenza e Sylvanus Olympio fu eletto primo Presidente.
Come per ogni stato la storia influenza molto lo sviluppo culturale di un paese, la Repubblica del Togo non è da meno. Il multiculturalismo con l’alternanza di differenti influenze europee soprattutto tedesca, francese e inglese, non ha aiutato molto lo sviluppo di una tradizione letteraria vera e propria. Tra i primi autori togolesi si ricorda Félix Couchoro, che a partire dal 1929 pubblicò diverse opere in lingua francese raccontando la storia del proprio paese in una visione anti-colonialista. Agli inizi degli anni cinquanta David Ananou pubblicò il romanzo considerato ancora oggi una pietra miliare della letteratura del paese: Le fils du fétiche (“Il figlio del feticcio“). La più celebre opera letteraria precedente all’indipendenza è comunque Fasi (1956), di Anomou Pedro Santos premiato a Dakar l’anno successivo alla pubblicazione. Altri scrittori e poeti togolesi conosciuti, tra cui spiccano le donne, sono Christiane Akoua Ekue, Julien Atsou Guenou, Henriette Akofa, Jeannette Ahonsou-Abots, Koffi Mawuli Agokla, Laklaba Talakaena, Victor Aladji, Emilie Anifrani Ehah, Gnoussira Analla, Gad Ami e Yves-Emmanuel Dogbé che ha anche fondato la Akpagnon, un’importante casa editrice tongolese. Nella letteratura togolese, cosa piuttosto rara per la letteratura africana, si trovano diversi romanzi ambientati in altri paesi, come la biografia L’africain du Groenland di Tété Michel Kpomassié, in cui l’autore racconta del tempo in cui rimase con gli Inuit della Groenlandia, o Memories of Twelve Years Spent in Germany di Pyabelo Kouly Chaold.
Tra le nuove generazioni di scrittori che hanno iniziato a pubblicare negli anni 2000 si possono citare Fatou Biramah, Kouméalo Anaté e Lauren Ekué che nel 2005 ha pubblicato Icône Urbaine, purtroppo solo in lingua francese. Ekué oltre ad essere un famoso scrittore è anche a capo della più importante compagnia teatrale del paese la Renaissance di Lomé.
Per oggi caro iCrewer il nostro viaggio finisce qui. Ti auguro Buon Natale e spero sia stata una giornata meravigliosa in compagnia delle persone che ami. Ti aspetto domani per un nuovo appassionante viaggio.
Il Togo vanta altri grandi scrittori non citati qui: Kangni Alem ( Gran premio letterario dell’Africa Nera) , Kossi Efoui, Sami Tchak, e il sottoscritto Kossi Komla-Ebri che scrive in italiano http://www.kossi-komlaebri.net
La ringrazio della sua risposta e di avermi dato la possibilità di conoscere lei e gli altri autori che ha citato, purtroppo non sempre è facile reperire informazioni complete.