Nella botte piccola c’è il vino buono…
Caro lettore, oggi ti voglio parlare della Repubblica di Malta, il più piccolo stato membro dell’Unione Europea e membro del Commonwealth. Sull’etimologia del nome ci sono diverse teorie, ma quella che mi piace di più è la versione dei greci, che hanno dato il nome all’isola in onore alle api autoctone produttrici di miele. E’ situata nel Canale di Malta, a 80 chilometri dalla Sicilia. La capitale è La Valletta, ma la città più popolata Birchircara. Le lingue ufficiali sono il maltese e l’inglese, ma sono molto parlate anche l’italiano e il siciliano. Nonostante le dimensioni ridotte dell’isola, sono presenti 3 siti dichiarati patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: i templi megalitici, l’Ipogeo di Hal Saflieni (tempio preistorico sotterraneo, n.d.r.), La Valletta. Il clima è caratterizzato da inverni miti e piovosi ed estati calde e secche. La religione più professata è il cattolicesimo. L’economia è influenzata dalla geografia del territorio, quindi pesca e turismo acquistano una notevole rilevanza economica, a seguire l’estrazione di calcare e la produzione manifatturiera; gli svantaggi legati alla sua posizione sono relativi alle scarse risorse idriche ed energia disponibile.
Consigli letterari
Ci sono veramente moltissimi scrittori maltesi che potrei citarvi, ma scelgo di parlarvi soprattutto di quelli che hanno dato origine alla lingua maltese. Il primo scrittore maltese risale al 1400, nato a Mdina, Pietru Caxaro, autore de La Cantilena. Le basi della lingua maltese sono state poste da Mikiel Anton Vassalli, scrittore di una grammatica maltese e due vocabolari italiano – maltese e latino – maltese. Continuando con i pilastri della letteratura maltese, non possiamo dimenticare Monsignor Carmelo Psaila, passato alla storia come creatore dell’inno nazionale, oltre che per le sue poesie in italiano. May Butcher famosa per aver illustrato i dettagli della lingua maltese, sottolineandone gli aspetti romantici. Frans Sammut è passato alla storia per il suo manoscritto sui proverbi maltesi, oltre al bestseller La gabbia, da cui è stato tratto anche un film e Cagliostro, la doppia vita e l’intrigo maltese.
Chi era davvero l’eretico Cagliostro e come operò nel corso delle sue peregrinazioni tra le corti europee? Si recò davvero a Malta? Cosa scoprì di così tanto segreto da averne paura egli stesso? Nessuno ha ancora mai dimostrato, benché si dia per assodato, se il palermitano Giuseppe Balsamo e Alessandro Conte di Cagliostro fossero la stessa persona, ma di certo si sa che l’ultimo finì la propria vita nelle caliginose carceri della fortezza di San Leo, dopo aver truffato le corti di mezza Europa, in quell’occidente di metà Settecento che stava mutando radicalmente, raggiunto dal razionalismo illuminista. Frans Sammut, si sofferma proprio sulle origini storiche di questo personaggio, da quando a Malta, nel 1766, venne introdotto al noto Ordine dei Cavalieri. Tra riti egiziani, mirabolanti peregrinazioni, l’incontro con il misterioso Gran Maestro, re della Massoneria, e con la consorteria partenopea, si snoda nel libro un percorso umano, intrecciato e definito anche da un intelligente scandaglio psicologico, che fa dell’analisi di Sammut, indagine raffinata e condotta con rigoroso metodo storiografico.
Tra gli scrittori più recenti ti voglio consigliare lo scrittore e creatore di Il pensiero laterale, Edward De Bono.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!