Ciao iCrewer! Come ogni giorno alle 18, giunta l’ora del nostro specialissimo viaggio, volando con la mente in luoghi sempre nuovi. Oggi la nostra meta è il Mali.
E’ per questo che Libri da… ci piace così tanto: è il modo perfetto per esplorare, scoprire, imparare, il tutto senza lo stress di dover organizzare un viaggio, senza dover tener conto delle mille motivazioni che non ci permettono di fare le valige e immergerci nelle librerie di tutto il mondo.
Mali: musica e letteratura
Situata nell’Africa occidentale, la Repubblica del Mali non ha sbocchi sul mare e confina con Algeria, Niger, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea, Senegal e Mauritania.
Il Mali è famoso prima di tutto per la sua musica, dall’afro-pop alle influenze blues. Tuttavia, sebbene non così conosciuta, la letteratura non è certo meno importante.
Da sottolineare è il fatto che, gran parte del patrimonio maliano era ed è tutt’ora tramandato principalmente oralmente dai griot, narratori tradizionali, il che rende la frase di Amadou Hampâté Bâ (1901-1991) ancora più vera: “Quando in Africa muore un vecchio, è una biblioteca che brucia“. Anche per questo lo scrittore, filosofo e antropologo decise di dedicare l’ultimo periodo della sua vita, smesse le vesti ufficiali e diplomatiche (nel 1962 era stato nominato membro esecutivo dell’UNESCO) per dedicarsi alla raccolta di queste inestimabili tradizioni e testimonianze. Il suo lavoro di ricerca e scrittura non riguardò solo il Mali, ma anche altri Paesi dell’Africa occidentale.
Proprio in quegli anni scrisse anche due romanzi autobiografici molto importanti, entrambi pubblicati postumi nel 1991: Amkoullel il bambino fulbe, in cui narra del periodo della sua gioventù, un racconto che copre circa vent’anni di storia; e Signorsì, comandante, in cui l’autore ripercorre gli anni in cui è stato parte prima dell’amministrazione coloniale francese e, poi, di varie associazioni culturali.

Diverso è stato l’ambito d’azione di Moussa Konaté (1951-2013). Per molti anni insegnante, prima di scrittore, è stato fondatore della casa editrice Editions Le Figuier; direttore dell’Associazione Viaggiatori Straordinari Africa, Association Etonnants voyageurs Afrique; si è occupato, inoltre, di una fiera internazionale del libro, il Festival Etonnants voyageurs, insieme a Michel Le Bris.
La sua produzione letteraria è molto ampia e spazia in vari generi. Possiamo infatti trovare la sua firma su romanzi, racconti, opere per ragazzi, saggi sociali e politici, pièce teatrali e perfino film. In particolare, ti segnalo alcune sue opere tradotte in italiano, pubblicate da Del Vecchio Editore: L’impronta della volpe (2012), Il commissario Habib. Due gialli in Africa (2015), L’assassino di Banconi (2012) e La maledizione del dio del fiume (2010).