La Repubblica dell’Iraq: una terra che non trova la pace
Posizionato tra Turchia a nord, Siria e Giordania a ovest, Arabia Saudita a sud, Kuwait a sud-est e Iran a est oltre al confine con l’Oceano Indiano, l’Iraq e la sua capitale Baghdad sono purtroppo, per questioni politiche e militari, oggetto di cronaca degli ultimi decenni.
La Repubblica dell’Iraq ha un territorio in gran parte desertico e pianeggiante, esclusa la zona montuosa settentrionale ai confini con Iran e Turchia. Come ci racconta la storia più antica un’area abbastanza fertile è quella tra i fiumi Eufrate e Tigri: sto parlando della gloriosa Mesopotamia dove ancora oggi si concentra la maggior parte della popolazione di questo stato.
Baghdad è una tra le città più popolose del Medio Oriente ed e stata, ancora è, sede di battaglie di una guerra infinita tra popoli e la stessa popolazione dell’Iraq. A causa della guerra sono espatriati circa due milioni di iracheni negli ultimi decenni. Qui gli arabi costituiscono l’85% e i Curdi il 10% della popolazione, il resto è dato da minoranze etniche (Assira e Turkmena). La religione musulmana è il credo di circa il 97% di abitanti nel Paese.
Caro iCrewer, non è mio compito parlarti delle vicissitudini storico politiche dell’Iraq che rimane un paese, purtroppo, da non visitare.Ti segnalo, invece, alcuni dei suoi più grandi scrittori contemporanei.
Jabbar Yassin Hussin è ritenuto il più grande narratore è scrittore iracheno vivente. È tornato nella sua capitale nel 2003 dopo essere stato in esilio in Francia dal 1976 per sfuggire al regime di Saddam Hussein, Yassin Hussin. Nel suo libro Nel mio paese d’argilla edito da Poiesis Editrice.
In questo libro si racconta con impronta personale e dolorosa l’Iraq della dittatura e dell’esilio, della guerra e degli anni successivi fino ai giorni nostri. Ma è anche un grande atto d’amore dell’esule per la sua terra.
Passiamo ora all’autrice irachena Inaam Kachachi, originaria di Baghdad ma a Parigi da quasi 40 anni, dove lavora come giornalista. Nel 2013 ha pubblicato Tashari, col quale nel 2016 ha poi vinto il Prix de la litérature arabe di Parigi. Questo libro è stato pubblicato per l’Italia da Brioschi editore nella collana Gli Altri, dedicata alle letterature extraeuropee.