Oggi, in questa nostra rubrica di libri in giro per il mondo, parliamo della Georgia, uno stato al confine tra Europa e Asia.
La Georgia, una repubblica semi-presidenziale indipendente che si affaccia sul Mar Nero, fino al 1991 faceva parte dell’Unione Sovietica. Tuttora, al suo interno, vi sono fronti autonomisti non riconosciuti dai governi mondiali ma caldeggiati dalla Russia: l’Abcasia e l’Ossezia del Sud. Entrambe si sono autoproclamante repubbliche indipendenti.
Il nome Georgia non è usato dai locali che invece chiamano la propria patria Sakartvelo. Georgia è il nome anticamente usato dagli stranieri. Sulla sua origine ci sono diverse ipotesi: Georgia in onore di San Giorgio, oppure “timone della terra”, come venivano chiamate le antiche tribù agricole locali. E ancora, “terra dei lupi”, da gurğ / gurğān in persiano.
Oggi voglio parlarti di due scrittrici georgiane e dei loro libri: Tamta Melašvili e Teona Dolenjashvili
Tamta Melašvili
Tamta Melašvili nasce nel 1979 a Ambrolauri. Oggi, vive e lavora a Tbilisi, la capitale della Georgia. Qui si dedica alla ricerca e all’insegnamento presso la Tbilisi State University. È una femminista e ha una formazione in studi di genere, conseguita a Budapest. I suoi racconti sono apparsi online e in diverse antologie. Il suo libro di esordio si chiama La conta, edito in Italia da Marsilio Editori. Questo romanzo ha vinto diversi premi tra cui il Saba, ovvero il maggiore riconoscimento letterario in Georgia, e il Deutscher Jugend Literatur Preis. Ne La conta si parla con disarmate sincerità e immediatezza della stupidità di ogni conflitto, prendendo per archetipo quello che negli anni novanta lacerò proprio la Georgia.
La conta
Tutto accade in tre giorni. Un tempo breve, ma particolarmente carico di emozioni per Ninco e Topi. Tre giorni in cui le due amiche del cuore, tredici anni, con gli entusiasmi e le inquietudini di tutte le ragazze della loro età, imparano cosa significa vivere in una zona di guerra dimenticata dal mondo. Una lingua di terra dove sono rimasti solo i vecchi, le donne e i bambini. E allora bisogna essere sfacciate e scaltre, farsi venire in mente qualcosa, altrimenti non si arriva a nulla. Niente vestiti, niente sigarette, manca anche il latte per il fratellino che non smette di strillare. Ora le vecchie regole non valgono più. Perché la guerra non è solo una cosa da uomini. Intorno a Ninco e Topi è in atto un combattimento che non fa rumore, ma grava sulla loro vita come uno sfondo tetro e gli sottrae la leggerezza dell’amicizia, la normalità del quotidiano, le sorprese dell’adolescenza, facendole crescere troppo in fretta. Ispirato alla guerra civile che lacerò la Georgia negli anni Novanta.
Teona Dolenjashvili
Teona Dolenjashvili nasce nel 1977. Laureata presso la Tbilisi State University in Giornalismo e Produzione Cinematografia, per diversi anni lavora come regista e autrice nella televisione georgiana. Il suo primo libro si intitola January River ed è una collezione di racconti brevi. Con quest’opera Teona riceve nel 2005 il premio Saba per il migliore debutto dell’anno. E questo è solo il primo di numerosi riconoscimenti che le sue opere continuano a vincere da allora.
In Italia, Il Saggio Editore – Centro Culturale Studi Storici ha pubblicato il libro Memphis in cui si racconta la storia di Anna. Anna vive un’infanzia e un’adolescenza complicate nella Tiblisi degli anni novanta trafitta dalla guerra civile. Diventata una pittrice, si trasferisce a Vienna, dove però si rende conto della falsità che popola il mondo culturale delle maggiori capitali europee. Decide quindi di tornare a Tiblisi, anche per curare la figlia che soffre di una malattia cardiaca. Qui si rende conto della realtà crudele in cui vivono le persone e inizia un nuovo capitolo della propria esistenza, al servizio di chi non ha nulla. Anche questo libro ha vinto il prestigioso premio Saba.