Lenticchie alla Julienne. Vita, ricette e show cooking dello chef Alain Tonnè
Caro iCrewer ti presento oggi per la nostra rubrica “Libri, Ricette & Fantasia”
Il romanzo di Antonio Albanese, edito Feltrinelli, “Lenticchie alla julienne. Vita, ricette e show cooking dello chef Alain Tonné.”
La sinossi
«Molti sono i cuochi, ma c’è un solo Alain Tonné. Io l’ho conosciuto una notte sul molo di Marsiglia, sedeva nell’ombra, accarezzava distratto un polipo e osservando un cormorano mormorava: “Arrosto? Scottato al sale dell’Himalaya? Emulsionato con vellutata di alghe?”.
Mi ha subito fatto pensare a un uomo tormentato da qualcosa: un rimpianto amoroso, un traguardo non raggiunto, parole non dette, droghe avariate. Scusandomi con il polipo, mi sono seduto accanto a lui e gli ho chiesto di raccontarmi la sua storia. Lui mi ha squadrato per lunghi minuti, poi ha detto: “Non ti parlerò del torero”. Ho annuito. Ha raccontato. Così, senza un perché, ho colto il segreto delle sue grandi ricette, delle Alghe sferificate all’alito di cernia e del Riso tatuato all’incenso, dei Vicini al sale e del Pollo Pollock, creazioni con cui lo Chef si è proiettato ben oltre i confini dell’alta cucina, della sperimentazione gastronomica e del buonsenso, entrando nel mito. E ho ascoltato le storie dei suoi trionfi planetari, dal Fuorissimo Salone di Sondrio allo show cooking al Forum di Davos, dal rinfresco fatale per un nobile scozzese fino a una memorabile sfilata di moda sulla cupola di San Pietro.
Ma poi… Poi non so se mi sono addormentato, o se accarezzare i polipi abbia effetti lisergici. So che mi sono risvegliato il giorno dopo, solo sul molo, con una gran fame e nessuna traccia di Alain Tonné. Stretto nella mano sinistra avevo un biglietto con scritto: “Senta, il cormorano lo faccia in crosta, come il gabbiano”».
È un libro uscito nel 2017, ma una lettura divertente, leggera, che ti consiglierei di intraprendere sotto l’ombrellone.
Antonio Albanese
Antonio Albanese è un comico, attore e regista italiano, nato a Olginate nel 1964. Dopo aver lavorato in alcune radio locali, ha successivamente scelto di intraprendere la strada della recitazione così decide di iscriversi alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano nella quale si diploma nel 1991, specializzandosi nella comicità.
Raggiunge il successo in “Mai dire gol“, mentre la sua ultima opera come regista è “Contromano“, 2018.