Sono tanti i libri che nella storia sono stati oggetto di censura. Basta pensare ai libri censurati dalla Chiesa nel periodo dell’Inquisizione, oppure nel periodo fascista. Generalmente sono tutti libri considerati eretici, e non solo dallo Stato della Chiesa ma anche per altre confessioni, oppure libri che vanno contro una specifica ideologia politica, che sia di estrema sinistra o destra. La censura oggi difficilmente, almeno in Italia e in Europa, si applica ai libri, ma potrebbe essere attuata nei confronti di determinati siti. Per il momento ci limiteremo ai libri.
I 10 libri censurati e che non ti aspetti
L’elenco dei libri censurati sarebbe infinito, ma possiamo qui racchiuderne 10.
Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, Lewis Carrol (Inghilterra)
Pubblicata nel 1865, questa famosa storia racconta le magiche e surreali avventure di Alice, una bambina che spinta da pura curiosità si ritrovò in un nuovo mondo, abitato da strani personaggi, animali parlanti e irreali paesaggi. Una storia quella di Carrol, che gioca con la logica ed è rivolta sia ad un pubblico di bambini che di adulti.
Il libro venne censurato dal governatore cinese Ho Chien, della provincia di Hunan, China, nel 1931 perché a suo avviso gli animali non avrebbero dovuto essere paragonabili agli umani nell’utilizzo del linguaggio. Egli riteneva pericolosa che la lettura del libro portasse i bambini a mettere sullo stesso piano animali ed esseri umani.
Le metamorfosi, Franz Kafka (Impero Germanico)
Il giovane Gregor Samsa, commesso viaggiatore che svegliatosi, si accorse di aver assunto l’aspetto di uno scarafaggio. Il suo isolamento vengono raccontati dagli occhi di questo nuovo essere, che timidamente si dirige verso la morte, decidendo così di liberare il mondo dalla propria presenza. Un’allegoria quella di Kafka che vuol rappresentare un aspetto della società moderna: quel senso di alienazione che porta l’uomo moderno all’isolamento e all’incomunicabilità con il resto della società.
Pubblicato nel 1915 a Lipsia, in Germania, come tutti gli altri lavori di Kafka, anche Le metamorfosi venne censurato, sotto il regime nazista, quello sovietico ed anche in Cecoslovacchia.
La fattoria degli animali, George Orwell (Inghilterra)
Pubblicato nel 1943, questo libro è una novella allegorica che riflette la situazione politica, sociale e demografica dell’Unione Sovietica, attraverso una forte satira nei confronti del totalitarismo di Stalin. Orwell racconta la storia di ribellione di un gruppo di animali, i quali vengono maltrattati e sfruttati dal fattore Jones: è strutturato come una favola ma tratta tematiche ben più serie come la critica ai regimi politici totalitari e al culto della personalità, la mistificazione e la deformazione della realtà da parte del potere politico e i rischi per le libertà individuali nel mondo contemporaneo.
Il libro fu censurato in USSR ed in altri paesi comunisti; nel 2002 venne censurato dalle scuole degli Emirati Arabi, perché si conteneva testi e immagini che andavano contro i valori islamici, soprattutto, a non piacere, era il personaggio del maiale parlante. Il libro è ancora censurato in Nord Corea e Vietnam.
Persepolis, Marjane Satrapi (Francia)
Pubblicato nel 2004, Persepolis (Persepolis. Histoire d’une femme insoumise) è il titolo di un fumetto storico e autobiografico. La trilogia racconta la storia personale di Marjane, in un contesto storico ostico visto sotto tutte le sue sfaccettature, politiche, morali, collettive ed intimistiche, che riguardano l’Iran, stato oppresso dall’unione dell’integralismo religioso con lo stato civile.
Nel 2013 il libro è stato bandito dalle classi di settimo grado del sistema scolastico pubblico di Chicago, perché ritenuto in alcuni punti volgare e con cenni di estremismo politico. L’intera trilogia è stata anche censurata in Malesia dal 2015, perché visto come affronto alla moralità.
Ulisse, James Joyce (Irlanda)
Pubblicato nel 1922, il racconto narra la vicenda che si svolge a Dublino, Irlanda, tra le 8 del mattino e le 2 di notte del 16 giungo 1904, coinvolgendo l’ebreo Leopold Bloom (Ulisse), la moglie Molly (Penelope) e il giovane Stephen Dedalus (Telemaco: una sorta di figlio spirituale di Bloom).
Negli Stati Uniti il libro rimase sulla lista nera per 15 anni per il contenuto sessuale e ne fu rimosso solo nel 1933.
Il Decamerone, Giovanni Boccaccio (Italia)
Pubblicato all’incirca tra il 1349 e il 1353. La storia racconta la vicenda di un gruppo di giovani, 7 donne e 3 uomini, che per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera che in quel periodo imperversava nella città. A turno i giovani si raccontano delle novelle di taglio spesso umoristico e con frequenti richiami all’erotismo bucolico del tempo.
Dalla metà del XVI secolo, il sistema di controllo delle scritture andò istituzionalizzandosi per far fronte alla lotta contro l’eresia: il libro fu così inserito nel L’indice dei Libri Proibiti, creato da Papa Paolo IV.
Odissea, Omero (Grecia antica)
L’Odissea è il poema epico in eccellenza. Diviso in 24 libri, narra del ritorno a Itaca di Ulisse, l’ultimo a rientrare in patria tra gli eroi greci che avevano partecipato alla guerra di Troia.
Platone ne suggerì la censura per i lettori adolescenti. L’imperatore Caligola cercò di fare lo stesso perché l’opera esprimeva idee di libertà.
Il Dottor Zivago, Boris Pasternak (Russia)
Pubblicato in anteprima mondiale dalla Feltrinelli nel 1957, racconta la storia avventurosa di un medico e poeta, Jùrij Andrèevič Živàgo, diviso dall’amore per due donne e coinvolto nella Rivoluzione d’Ottobre in Russia.
Il manoscritto del Dottor Zivago venne rifiutato da molti editori in Russia nel 1956 perché “ostile alla rivoluzione socialista”. La casa editrice Feltrinelli ne aveva sentito parlare e con la mediazione di Sergio D’Angelo ottenne da Pasternak il manoscritto. Il KGB venne a sapere dell’uscita del manoscritto e nell’agosto dello stesso anno il governo censurò il romanzo con l’intenzione di impedirne l’uscita anche all’estero. Ma Feltrinelli non si lasciò intimorire e pubblicò, nel 1957, in italiano, il romanzo in prima edizione assoluta. Solo col governo Gorbaciov, Il Dottor Zivago fu riabilitato e venne finalmente pubblicato in Russia.
La Mascherata, Alberto Moravia (Italia)
Pubblicato nel 1941, e ambientato nell’America Latina narra della dittatura immaginaria di un certo Tereso Arango che conquista il potere dopo anni di guerra civile: in realtà è una violenta satira nei confronti del regime fascista.
Infatti il romanzo fu sequestrato dal regime fascista e messo al bando per tutti gli anni della sua durata: Moravia si vedrà costretto a scrivere sotto pseudonimo per evitare la censura.
Ragazzi di Vita, Pier Paolo Pasolini (Italia)
Pubblicato nel 1955, il romanzo racconta la Roma del secondo dopoguerra, attraverso gli occhi di un gruppo di giovani, che passano la loro adolescenza tra giochi d’azzardo, furti e prostitute, nel quartiere di Pietralata, alla periferia della capitale.
Pasolini fu accusato di pornografia e il romanzo fu condannato per oscenità, soprattutto per i temi della prostituzione maschile, affrontati nel libro.