“Risvolti di copertina“, di Cristina Taglietti, è un interessante viaggio all’interno delle Case Editrici di tutta Italia, dove “casa” è intesa proprio per quel che è: il portone, il palazzo, la stanza dove tutto il processo per arrivare alla creazione di un bestseller ha inizio
Il 2 maggio è uscito per Laterza “Risvolti di copertina“, una panoramica nel mondo di quattordici case editrici italiane. La giornalista accompagna il lettore dietro quei portoni, raccontando dall’interno marchi storici o sigle appena nate, piccole imprese artigianali e grandi gruppi.
Come scrive Paolo Di Stefano nell’articolo sul Corriere, la particolarità di questa raccolta risiede nella capacità dell’autrice di raccontare la realtà editoriale da un prospettiva nuova: “Ci vorrebbero anche gli odori dei libri, ma già avere il colore delle pareti, i quadri, l’arredamento è disporsi in una prospettiva nuova rispetto alle abituali panoramiche storico-culturali. Soprattutto c’è l’organizzazione della quotidianità. E nella quotidianità non ci sono soltanto gli editori e i direttori editoriali, ci sono nomi non carismatici, invisibili faticatori del libro.”
Ecco a te, caro Icrewer, un estratto: “L’editoria italiana è cambiata radicalmente negli anni Duemila. Sono mutate le costellazioni che la compongono, ma anche il modo di lavorare. E se è vero che, anche nel nostro paese come nel resto del mondo, si va verso le grandi concentrazioni editoriali, è altrettanto vero che editori indipendenti, piccoli e medi, marchi storici e sigle più recenti continuano a proporre novità adeguandosi ai tempi, cercando di non tradire la propria identità. Insomma, l’editoria libraria è ancora “una cosa importante nell’Italia in cui viviamo”, come diceva Italo Calvino in un’intervista a Marco D’Eramo pubblicata su “Mondo operaio” nel 1979. Un organismo vivo, di persone, progetti, luoghi in cui le idee si incontrano e prendono forma. Un microcosmo fatto anche di indirizzi storici a volte talmente noti da essere usati come sinonimo del marchio che ha sede in quella via, a quel civico. Spesso le sedi delle case editrici sono, appunto, case, come sottolinea più di uno degli editori incontrati per questo libro. […] Questo volume nasce da qui: dal desiderio di condurre il lettore dietro quei portoni, di mostrare chi abita quelle stanze, in quali spazi si pensano e si realizzano i libri che leggiamo, come si formano i grandi bestseller internazionali sui tavoli degli editor o qual è la strada che percorre un testo per arrivare dal computer di un esordiente agli scaffali, anche virtuali, delle librerie. Una rassegna che, senza l’ambizione di essere esaustiva, vorrebbe mostrare le varie facce dell’editoria italiana e le loro peculiarità, raccontandone l’evoluzione: dalla varia alla scolastica, dai ragazzi alla ricerca, dall’associazione all’impresa familiare.”
Da non perdere la presentazione: domenica 12 maggio l’autrice sarà al Salone del Libro di Torino (Sala Magenta, ore 16.30) per raccontare il suo libro insieme a Paolo Di Paolo, Piero Dorfles e Giuseppe Laterza.
L’AUTRICE
Cristina Taglietti è nata a Brescia e vive a Milano. Si è laureata in filosofia a Pavia con una tesi su Michel Foucault. Giornalista al Corriere della Sera, scrive di libri ed editoria.