Caro iCrewer, quali sono le prime associazioni che ti saltano alla mente con la parola Rinascimento? Penserai di certo al periodo storico-culturale italiano che ha influenzato l’arte, l’architettura e la letteratura mondiale e che tutti ci invidiano. Le sue città simbolo, prima fra tutte Firenze, sono infatti dei veri e propri gioielli e musei a cielo aperto, che ogni anno richiamano nel Belpaese milioni di turisti da ogni parte del globo. È a questo incredibile movimento che è dedicato l’ultimo lavoro del professor Nicola Gardini: Rinascere. Storie e maestri di un’idea italiana, edito da Garzanti e in libreria da giovedì 14 novembre.
Leggiamo insieme la sinossi:
«Tutti ammiriamo i capolavori di Leonardo e la poesia di Ariosto; tutti, parlando di politica, adottiamo più o meno consapevolmente il linguaggio di Machiavelli; in tanti ci siamo persi a contemplare la bellezza di Firenze, autentica invenzione del suo signore Lorenzo de’ Medici. Nicola Gardini ha voluto far rivivere questa stagione luminosa e irripetibile che ancora oggi chiamiamo Rinascimento evocando le sue figure più celebri, ma anche personaggi meno scontati, eppure altrettanto affascinanti e influenti a livello europeo: il poeta Angelo Poliziano, il leggendario erudito Pico della Mirandola, il medico-scrittore Girolamo Fracastoro e una sorprendente e quasi dimenticata studiosa padovana, Cassandra Fedele. Il suo libro li racconta liberandoli dalla polvere dei luoghi comuni e dei ricordi scolastici, restituendoli nelle loro passioni e ambizioni, sullo sfondo di una realtà burrascosa in cui tutto sembra possibile. Nella varietà delle esperienze e dei testi, molti tradotti da lui, Gardini rintraccia un filo rosso, una “sorgente nascosta” che alimenta tutta questa civiltà: l’ideale di un’immaginazione inesauribile, che crede nella ricerca e si avventura nello studio persuasa che la cultura e l’arte producano vita. Riletto e riscoperto in questa prospettiva il Rinascimento esce dalle accademie e si propone a modello e chiave di rigenerazione per l’epoca tormentata in cui oggi viviamo.»
Nicola Gardini, classe 1965, è professore di Letteratura italiana e comparata presso l’Università di Oxford, traduttore di poesia dal latino e dall’inglese, pittore, nonché prolifico saggista e romanziere.
Suoi sono i libretti in difesa dell’insegnamento della lingua latina e della sua letteratura, che qualche anno fa ci hanno fatto sorridere per i suoi titoli e hanno riportato in vita il dibattito sull’utilità di conoscere la lingua morta che ha dato vita all’italiano: Viva il latino. Storie e bellezza di una lingua inutile (Garzanti, 2016) e Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo (Garzanti, 2018).
Per quanto riguarda la narrativa, Le parole perdute di Amelia Lynd (Feltrinelli, 2012) ha vinto il Premio Viareggio e il Premio Zerilli Marimo’ City of Rome. Altri suoi amati romanzi sono La vita non vissuta (Feltrinelli, 2015) e I Baroni. Come e perchè sono fuggito dall’università italiana (Feltrinelli, 2009).
Con Rinascere. Storie e maestri di un’idea italiana, Gardini ci guida attraverso il fascino del periodo storico-culturale più influente della Storia, presentandoci i suoi protagonisti indiscussi, noti e meno noti, in una chiave inedita e accessibile a tutti.