Lupo di Primavera serie D’amore e d’Italia terzo volume
Vi presento oggi il terzo romanzo storico della serie D’amore e d’Italia di Pitti Duchamp si tratta di Lupo di Primavera uscito, sempre come self publised, il 28 novembre 2017.
Vorrei subito dire che la buona lettura di questo volume non è preclusa dall’aver letto L’Arabesco in quanto sono entrambi autoconclusivi anche se le vicende riguardanti i protagonisti risultano fortemente collegate.
Come nei primi due volumi ci troviamo in pieno ‘800 ma questa volta la narrazione si sposta prevalentemente tra Roma e il Regno delle due Sicilie. Anche qui la storia e la fantasia si intrecciano nel racconto, le descrizioni sono minuziose e precise, i personaggi ben curati.
Questa la trama
Regno di Sardegna – Stato Pontificio – Regno delle due Sicilie 1848-1849.
Un incrocio di sguardi basterà a cambiare il destino di Sebastiano della Spada e Francesca Mastai Ferretti. Lui, nobile di antico lignaggio, occhi magnetici e fisico atletico, amico fraterno di Vittorio Emanuele di Savoia, si batte per un’Italia unita. Lei, la pupilla di Papa Pio IX, bellezza minuta dall’animo candido e la mente brillante, è costretta a fuggire da una città, Roma, che ha cacciato Sua Santità per sperimentare la laicità della Repubblica romana in seguito alla guerra scatenata proprio dal Re Savoia. Saprà il Conte Sebastiano della Spada Alabardi, erede del marchesato di Monteverde, scegliere tra l’ubbidienza al suo sovrano e la passione sfrenata per l’incantevole marchigiana nipote del Papa? E lei si abbandonerà senza resistenze all’amore o si incamminerà alla ricerca di una sua identità? Sullo sfondo delle rivolte della “primavera dei popoli” che sconvolsero l’Europa e l’Italia, un racconto d’amore contrastato, una storia di passioni politiche che coinvolge alcuni dei grandi personaggi che hanno costellato le vicende italiane.
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Vorrei fare una considerazione riguardante le cover dei romanzi di Pitti Duchamp: sempre una donna sulle copertine. Perché? Dopo che leggerete i romanzi riuscirete a darvi una risposta: sicuramente il ruolo delle protagoniste della serie D’Amore e d’Italia è fondamentale. Gli intrighi dei grandi palazzi, gli incontri combinati, le forti amicizie hanno alle spalle l’intervento di grandi donne che l’autrice rende partecipi in prima linea della storia.
Ma ecco quello che lei stessa ha detto in un’intervista:
[…] In realtà le scelte sono guidate dalla mia esigenza di riposizionare il ruolo della donna durante il Risorgimento. Se è vero che le guerre e i trattati di pace li hanno sempre firmati gli uomini, le donne hanno svolto egregiamente i loro compiti diplomatici utilizzando, a volte coraggiosamente a volte illecitamente, la loro femminilità.[…]
Vi invito a leggere questi romanzi… non pensate subito “gli storici non mi piacciono”, ma piuttosto approcciatevi a questi testi come dei bei libri tramite i quali ritrovare anche dei ricordi scolastici che sembravano perduti.