Cosa sappiamo davvero dell’Universo (…?) “L’ultimo orizzonte”, edito da UTET e in uscita a giugno 2019, ci illustra le risposte alle domande fondamentali sull’origine, l’evoluzione e la natura dell’Universo
Ecco le riflessioni poste da “L’ultimo orizzonte“: “Negli ultimi cinquant’anni, la scienza ha messo insieme un quadro che descrive in modo straordinariamente accurato la storia delle origini e dell’evoluzione del nostro universo. Conosciamo con grande precisione l’età del cosmo, il suo contenuto di materia ed energia e la sua struttura su grande scala. Comprendiamo i meccanismi fisici che hanno portato l’universo a evolvere dallo stato semplice e indifferenziato degli inizi fino a quello ricco e complesso in cui ci ritroviamo a vivere. Allo stesso tempo, alcune delle nostre domande fondamentali non hanno una risposta. L’universo è finito o infinito? Lo spazio e il tempo hanno avuto un inizio, e avranno una fine? Le leggi di natura potevano essere diverse? Esistono altri universi oltre il nostro? Perché c’è qualcosa piuttosto che nulla? È possibile una conoscenza completa della natura ultima della realtà? Sono domande che sfidano il potere di indagine della scienza, che ci costringono a riflettere sulla nostra capacità di distinguere ciò che sappiamo da ciò che non sappiamo, ciò che possiamo sperare di comprendere da ciò che potremmo non capire mai. E, in definitiva, interrogano la nostra stessa umanità, la nostra natura di esseri pensanti, e il nostro posto in un cosmo di cui non possiamo smettere di investigare il mistero“.
L’AUTORE
Amedeo Balbi, laureato in fisica e dottore di ricerca in astronomia, è professore associato presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Si occupa principalmente di cosmologia, in particolare dello studio della radiazione cosmica di fondo, della fisica dell’universo primordiale e del problema della materia oscura e dell’energia oscura, collaborando all’esperimento MAXIMA, uno dei primi a produrre una immagine ad alta risoluzione delle anisotropie della radiazione cosmica di fondo, che evidenziò come l’universo abbia una curvatura trascurabile su grande scala. È autore di oltre novanta articoli su riviste scientifiche internazionali.