È proprio vero che un libro può darti una mano ad allontanare i pensieri negativi, aiutarti a superare momenti difficili. Ho letto L’ombra del vento, in un momento davvero buio della mia vita e di averlo finito in una sola notte totalmente insonne. Al di là del momento particolare, ricordo il forte desiderio di sapere cosa sarebbe accaduto, nella pagina successiva, al giovane Daniel, personaggio chiave del romanzo, e cosa avrebbe rivelato il libro che, in qualche modo, lo accompagnerà per tutta la vita. I romanzi di Carlos Zafon sono così, circondati da un’atmosfera tra il gotico e il fantastico, definiti tridimensionali, una specie di scatola cinese in cui ogni aspetto, anche il più piccolo, ha un significato ed è fondamentale per comprendere il ruolo dei personaggi dell’opera successiva. Leggere l’Ombra del vento, significa capire il Gioco dell’Angelo, e scoprire chi è Il Prigioniero del cielo. Zafon ti prende per mano e ti accompagna nei meandri della memoria dove i ricordi piano piano si schiariscono fino a diventare la realtà, ogni personaggio viene estrapolato dal contesto generale e raccontato per essere percepito come identità.
Lo ammetto, Zafon è il mio autore preferito e non a caso. Nonostante possa apparire a tratti contorta, la sua è una scrittura originale, ti trascina in una ragnatela di storie e non ti risparmia. Credo sia questo l’elemento che ha portato il romanzo, nel 2001, anno della sua prima pubblicazione, ad essere considerato un fenomeno editoriale; eppure, appena uscito, non fa molto rumore, non è oggetto di pubblicità ma solo del passaparola che si rivelerà essere il passaporto per il successo del libro e dell’autore. Otto milioni di copie vendute, tradotto in 40 lingue e 38 le riedizioni del volume che, come ti ho già scritto, si è poi rivelato uno dei più grandi casi letterari in Spagna, in Europa e nel mondo.
“In genere il destino si apposta dietro l’angolo, come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria, le sue incarnazioni più frequenti. Ma non fa mai visita a domicilio. Bisogna andare a cercarlo” dice Zafon.
Tutto inizia una fredda mattina d’inverno quando il vecchio proprietario di un’antica biblioteca, conduce il figlio Daniel di 11 anni, al Cimitero dei Libri Dimenticati in cui giacciono i libri caduti nell’oblio e, seguendo la tradizione, gli suggerisce di adottarne uno e di averne cura per sempre. Incuriosito e ancora scosso per la morte per colera della madre, di cui non ricorda neanche il volto, alla fine della guerra, Daniel, tra i tanti, è attirato da L’Ombra del vento, uno strano libro il cui autore è Julian Carax, uno scrittore dalla triste fama. Ne è totalmente rapito tanto da leggerlo tutto d’un fiato e parte alla ricerca di altri libri dello steso autore scoprendo di essere, probabilmente, il possessore dell’unico libro esistente dell’autore maledetto. Pur non comprendendone i motivi, il giovane è spiato da un lugubre personaggio che da anni cerca di bruciare tutti i libri di Carax e che Zafon identifica con il Diavolo. Inizia un lungo percorso che lo condurrà a scoprire lati oscuri della sua Barcellona, del suo passato e della sua famiglia ma che lo aiuterà a svelare molto di sé stesso.
La validità letteraria di Zafon è ormai riconosciuta ma se non hai mai avuto la possibilità di apprezzarlo è il caso che te lo presenti.
È nato a Barcellona nel settembre del ’64, ha completato gli studi presso un collegio di gesuiti della sua città. Inizia il suo lavoro come direttore creativo di un’importante agenzia ma nel frattempo è già impegnato a scrivere Il principe della nebbia un romanzo per ragazzi che viene pubblicato nel 1993 e con il quale vince il premio Edebé (letteratura per ragazzi). Dopo il divorzio dalla moglie, si trasferisce a Los Angeles, sua residenza attuale. Qui inizia a lavorare per Hollywood scrivendo sceneggiature per il cinema intanto continua a scrivere e pubblica Il Palazzo della Mezzanotte, Le Luci di Settembre che chiudono la trilogia della Nebbia iniziata con il libro d’esordio, e Marina.
Nel 2001 pubblica L’Ombra del Vento che con il quale ottiene numerosi premi a livello internazionale e che lo consacra a livello letterario in tutto il mondo. In Italia viene pubblicato nel 2004 da Mondadori, che arriverà alla ristampa numero 38 nel 2011.
Il 17 aprile del 2008 esce Il Gioco dell’Angelo un altro grande successo editoriale tradotto in Italia pochi mesi dopo sempre da Mondadori. Non contento Zafon pubblica, alla fine di Febbraio 2012, Il prigioniero del cielo, terzo romanzo della tetralogia gotica di Barcellona, nel 2016 pubblica Il Labirinto degli Spiriti, quarto e ultimo volume del Cimitero dei Libri Dimenticati. Attualmente lo scrittore spagnolo collabora con le pagine culturali dei quotidiani El País e La Vanguardia.
Il mio primo libro preferito! Che storia!