Cosa pensereste se un giovane senzatetto si appostasse tutti i giorni davanti al vostro posto di lavoro solo con l’intento di fissarvi per una manciata di minuti?
E’ questa la storia che vuole raccontarci Giulia Amaranto, autrice del racconto erotico dal titolo [amazon_textlink asin=’B07JXXC7T7′ text=’Lo sconosicuto che mi guarda’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’7acc10f7-e98b-11e8-8b98-a1081bb96c89′]… andiamo a scoprirne insieme di più…
“Sofia è una giovane donna che possiede a Venezia un negozio di bigiotteria. Un giorno, davanti alla vetrina del suo negozio, si apposta un giovane senzatetto. È vestito con un cappotto logoro, ha il viso coperto da cappello e sciarpa e trascina con sé un sacco di plastica, colmo dei suoi poveri averi. Il clochard fissa Sofia per alcuni minuti e poi va via. La storia si ripete per giorni, finché Sofia, infastidita e spaventata, lo scaccia. Ben presto, però, scoprirà che quel clochard possiede un potentissimo magnetismo erotico. Tra Sofia e il senzatetto inizia così uno strano e sensuale gioco. Ma qualcosa non torna…”
Ma non è finita qui ragazzi, perchè l’autrice vuole darci anche un piccolo assaggio della sua opera con un breve estratto…
“Non ne potevo più: quella storia andava avanti da due settimane. Alle cinque del pomeriggio il senzatetto si posizionava davanti alla vetrina del mio negozio e restava lì a guardarmi.
Sin dal primo giorno non avevo potuto fare a meno di notare i suoi sguardi, nonostante fossi sempre molto presa dal mio lavoro. Naturalmente, all’inizio, avevo pensato che volesse elemosinare qualcosa. Gli avevo allungato cinque euro ma lui li aveva rifiutati. Gli avevo poi chiesto se potevo offrirgli qualcosa da mangiare al ristorante, ma aveva di nuovo declinato l’offerta.
I giorni seguenti si era ripresentato, alla stessa ora. Di solito andava via dopo una decina di minuti, e a quel punto mi sentivo sollevata e pensavo che non lo avrei più rivisto. Invece il giorno dopo era ancora lì fuori, fermo a guardarmi dalla vetrina del negozio.”
Beh che dire… a noi ha incuriosito quindi… tutti a scaricare una copia di questo intrigante racconto!
Tanti pensieri.
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