Arriva in libreria L’irriverente, la biografia di Vittorio Feltri.
Caro iCrewer, conosci Vittorio Feltri? Vorresti sapere qualcosa di più sul conto di questo noto e famoso giornalista e cronista italiano? Magari scoprire qualche suo lato inedito? Allora abbiamo proprio il libro che fa per te! Si tratta di una sua biografia edita in questi giorni da Mondadori: L’irriverente.
La trama
Molto si sa del Vittorio Feltri giornalista e della lunga e fortunata carriera che lo ha visto passare da un piccolo giornale di provincia al «Corriere della Sera», fino a diventare direttore di testate come «Libero» e «il Giornale» che, sotto la sua dirompente conduzione, si sono affermate tra i quotidiani più letti in Italia. Meno noti, invece, sono alcuni aspetti della sua vita privata e del suo carattere, perché tenuti gelosamente nascosti dietro l’immagine battagliera e spesso cinica che il direttore mostra in pubblico.
Attraverso il racconto di amicizie indelebili strette nel corso degli anni e di aneddoti divertenti, L’irriverente svela un Feltri inconsueto e inaspettato: lo scopriamo involontario autore di un verso di Giorgio Gaber, oppure impegnato in chiassose partite a biliardo insieme a Nicola Trussardi negli anni dell’adolescenza o, ancora, votato a riportare sulla retta via il «fuoriclasse» amante del sushi Alberto Ronchey, che convertirà alla pastasciutta.
Tanti sono anche i ricordi che lo legano a colleghi diventati poi veri amici, a partire dai direttori del «Corriere della Sera» Franco Di Bella e Piero Ostellino, fino all’inimitabile Gianni Brera – giornalista «massiccio, ricco e appassionato» -, che celebrò il loro incontro stappando una bottiglia di Grignolino. E ancora si avverte bruciare, in queste brevi pagine scritte a distanza di anni, l’indignazione per le vicende giudiziarie che coinvolsero Enzo Tortora e Angelo Rizzoli, ai quali Feltri non fece mai mancare il proprio sostegno pubblico e privato.
Il tono impertinente e ironico che sempre vena i suoi scritti si stempera quando il direttore rivolge il pensiero alla propria infanzia, segnata dalla prematura perdita del padre e dai sacrifici della madre, costretta a provvedere da sola a tre figli piccoli, e alle lunghe vacanze estive a casa dello zio in Molise, dove le giornate a zonzo per il paese e l’uovo bevuto crudo dal guscio avevano un sapore di leggerezza e libertà mai dimenticato. Ma è solo un attimo, perché cedere al sentimentalismo non è certo una prerogativa di Feltri, che ancora una volta conferma di essere una delle penne più corrosive e anticonvenzionali della stampa italiana.
L’autore

Vittorio Feltri, noto giornalista e cronista, è stato fondatore ed è il direttore del quotidiano Libero. Negli anni ha, inoltre, diretto altre importanti testate come L’Europeo, L’Indipendente, il Giornale e il Quotidiano Nazionale.
I titoli che ha pubblicato con Mondadori prima de L’irriverente sono: Il borghese (2018); Chiamiamoli ladri (2017); Il vero cafone (2016), scritto in collaborazione con Massimiliano Parente; Non abbiamo abbastanza paura (2015); Il quarto Reich (2014) e Una repubblica senza patria (2013), entrambi in collaborazione con Gennaro Sangiuliano.