Leonardo, un’ironico Sherlock Holmes alla corte di Ludovico Il Moro
Per gli affezionati di Icrewplay, una novità in libreria da cogliere al volo. Per i 500 anni dalla morte del grande Leonardo Da Vinci avvenutail 2 Maggio 1512, è da pochissimo nelle librerie, edito da Giunti, La misura dell’uomo, l’ultimo romanzo di Marco Malvaldi dedicato al celebre personaggio.
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Vi racconto qualche curiosità…
La proposta di scrivere un libro su Leonardo, in verità, arriva direttamente dalla casa editrice fiorentina, alla ricerca di un lavoro totalmente differente da quelli già trattati, e tra tutti, dopo una breve riflessione, è lo scrittore pisano ad accettare l’iniziativa. Dopo un anno e mezzo di ricerche, studi, e lettura approfondita dei manoscritti dello scienziato, Malvaldi, prende carta e penna e in tre mesi mette su carta il suo thriller storico che Giunti si affretta a presentare nella sua sede ufficiale, la Villa rinascimentale dei Pazzi, testimone del famoso agguato ai Medici.
Anche io, lo ammetto, per capirne di più, ho cercato qualche brano tratto dal libro e, sorpresa, già dalle prime battute d’introduzione, mi ha colpito l’ironia dello scrittore nel descrivere i vari personaggi del romanzo a cominciare proprio da Messer Leonardo, da lui introdotto come “Dipintore, Scultore, Architetto, Ingegnario di corte e assai avvezzo alle fantasticherie. Insomma omo di genio.”
“Mi sono divertito ad immaginare i dialoghi di Leonardo con la madre e pensare a quelli che potevano essere i problemi dell’epoca”, afferma lo scrittore in una recente intervista “Ma ho dovuto scegliere delle parole da inserire per corrisponderle all’epoca, e in questo mi ha aiutato molto Luca Baldassarri, il linguista che mi ha seguito nel mio percorso di scrittura.”
Nel libro di Malvaldo, Leonardo è presentato come un uomo sulla quarantina, con una lunga veste rosa, cammina di notte pensieroso, e frequenta locali e cimiteri, osserva fanaticamente la realtà ma è avvezzo alla mondanità di corte, il suo capo è Ludovico il Moro ed è a lui che ricambierà il favore nell’investigare sulla morte di un giovane trovato davanti alle porte del Castello Sforzesco a Milano…
ECCOVI LA TRAMA…
Siamo nel 1493, nella splendida Milano rinascimentale di Ludovico il Moro – vero signore della città anche se formalmente il titolo di duca spetterebbe al nipote Gian Galeazzo Maria Sforza –, che ha chiamato a corte Leonardo Da Vinci, artista ormai famoso in tutta Italia e non solo, affidandogli vari incarichi, tra cui quello di costruire un’enorme statua in bronzo del padre Francesco Sforza, la cui realizzazione presenta però grandi difficoltà tecniche.Una notte, proprio davanti all’ingresso del Castello Sforzesco viene trovato un cadavere:nessuno sa chi sia e il corpo non presenta segni apparenti di morte violenta, ma le circostanze del ritrovamento preoccupano molto Ludovico il Moro,che incarica Leonardo di fare qualche ricerca per lui, indipendentemente dall’indagine ufficiale delle sue guardie.
Scopriamo così che ci sono spie che vorrebbero mettere le mani sui preziosi taccuini in cui Leonardo annota le sue osservazioni, falsari che producono finte monete d’oro e bancari preoccupati per la diffusione di insolite lettere di credito, che potrebbero determinare una crisi del giovane sistema di circolazione del denaro che prefigura la nascita delle banche moderne, tutti elementi che mettono a dura prova il genio toscano in cerca della verità.
Leonardo questa volta, nella sua genialità, è irriverente, pasticcione, ma come sempre sagace e creativo, in grado di allargare i suoi orizzonti, alla ricerca della verità, attento conoscitore dei significati, un uomo che non tralascia nulla, ed è questa la misura dell’uomo di Monvaldo.
IL MIO CONSIGLIO??
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L’autore MARCO MALVALDI (Pisa, 1974), chimico, ha esordito nel 2007 per Sellerio con La briscola in cinque, primo degli ormai sette volumi dedicati ai “vecchietti del BarLume”, divenuti nel 2013 anche una serie televisiva. Ha pubblicato inoltre i romanzi Odore di chiuso (Premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), Milioni di milioni, Argento vivo, Buchi nella sabbia, La battaglia navale, Negli occhi di chi guarda e i saggi L’infinito tra parentesi. Storia sentimentale della scienza da Omero a Borges, Capra e calcoli. L’eterna lotta tra gli algoritmi e il caos, Le due teste del tiranno. Metodi matematici per la libertà, L’architetto dell’invisibile ovvero come pensa un chimico e Per ridere aggiungere acqua. Piccolo saggio sull’umorismo e il linguaggio