Cosa faresti se il nemico fosse una malattia debellata da tempo?
Questo è l’argomento del nuovo thriller La maledizione della peste nera di Daniel Kalla, una novità Newton Compton che puoi trovare in libreria da giovedì 4 aprile. Vediamo insieme la trama:
«Alana Vaughn, esperta di malattie infettive presso la NATO, viene convocata d’urgenza a Genova per esaminare una paziente gravemente malata. Dopo le prime analisi il referto è scioccante: la malattia presenta segni che la ricollegano in modo inquietante alla piaga che ha afflitto l’Europa secoli prima, la cosiddetta Morte Nera. Nel XIV secolo una gravissima epidemia di peste uccise almeno un terzo della popolazione del continente. Alana sospetta che si tratti di bioterrorismo, ma il suo omologo presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Byron Menke, non è d’accordo. Nella loro disperata caccia al Paziente Zero, si imbattono in un monastero costruito ottocento anni prima e in un antico diario medievale che potrebbe contenere il segreto dell’attuale epidemia. Mentre la malattia si diffonde velocemente, parte la corsa contro il tempo per scoprire la verità prima che moltissime persone muoiano. E questa volta, invece che milioni, potrebbero essere miliardi.»
La trama di questo romanzo è davvero inquietante. Tratta infatti di un tema che in fondo tutti noi temiamo: cosa accadrebbe se venisse scoperto un virus che potrebbe cancellare l’umanità dalla faccia della Terra, le cui origini sono antichissime e si possono rintracciare in un’epidemia simile, avvenuta secoli prima nel nostro bel Paese. Uno scenario apocalittico coi fiocchi, insomma.
Lo scrittore canadese Daniel Kalla sembra avere molto a cuore questo tema, infatti è conosciuto a livello mondiale per i suoi medical thriller epidemici, che sono tradotti in ben undici lingue. Il suo successo è di certo dovuto alla sua esperienza clinica: è appunto medico laureato alla University of British Columbia e lavora al Pronto Soccorso di un ospedale universitario.