Un romanzo esilarante concepito da una mente geniale. Una nuova voce fuori dal coro: Jarett
Kobek traccia un’analisi feroce dell’era globale con una scrittura impetuosa.
Il bestseller controcorrente che ha conquistato il mondo
Bentrovati carissimi iCrewers, oggi voglio presentarvi un “romanzo utile” in uscita per Fazi il 4 ottobre dal titolo [amazon_textlink asin=’8893254433′ text=’Io odio internet’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’89b4e31e-b50f-11e8-8a27-b98576df8fc5′] nato dalla penna di Jarett Kobek. Andiamo a scoprirlo insieme…
«Potrebbe esistere un Houellebecq americano? Jarett Kobek ci si avvicina, nel fervore dei suoi
attacchi alle vacche sacre di questa nostra era segretamente vittoriana. L’ho divorato».
Jonathan Lethem
“Adeline è una quarantacinquenne semifamosa per aver pubblicato un fumetto di successo negli anni Novanta. Vive a San Francisco. Invitata a parlare in un’università, finisce sotto attacco sui social network per aver «commesso l’unico errore imperdonabile del ventunesimo secolo», ossia non rendersi conto che qualcuno la riprendeva mentre esprimeva quello che pensava. Bisogna tenere conto che Adelina (1) è una donna in una cultura che odia le donne, (2) è semifamosa e (3) ha espresso un’opinione poco popolare.
E vive nell’era Internet. Adelina diventa così un trend su Twitter, e quindi se ne occupa la stampa, incapace di svolgere un lavoro più serio. Adelina diventa il bersaglio degli haters. E dagli insulti sessisti e razzisti, gli unici a guadagnarci sono Google, Facebook e Twitter che vivono sulla pubblicità e sui contenuti creati da tutti i suoi utenti, sulle loro opinioni inutili, spesso ipocrite e compiaciute, sfruttate a pieno per le inserzioni pubblicitarie che creano patrimoni enormi a degli «antisociali privi di melanina nello strato basale dell’epidermide» (ossia bianchi) come Mark Zuckerberg, Steve Jobs e pochi altri, signori feudali per i quali «le parole sono il grasso che olia gli ingranaggi del capitalismo»…”
Io odio Internet è un romanzo esilarante concepito da una mente geniale, un bestseller controcorrente che fa a pezzi tutti i grandi paradossi dell’era Internet.
JARETT KOBEK Americano di origine turca, 39 anni, vive in California e ha all’attivo Atta,
un’autobiografia immaginaria di Mohammed Atta (uno degli attentatori dell’11 settembre). Dopo un articolo lusinghiero del «New York Times», [amazon_textlink asin=’8893254433′ text=’Io odio Internet’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’1abc127e-b50f-11e8-a37d-8bd2f538c940′] è uscito dalla sua vita virtuale di autopubblicazione ed è diventato un successo internazionale. Al romanzo, finalista al Gordon Burn Prize, è seguito il prequel The Future Won’t be Long.