La storia del dr. Frankenstein italiano
Caro iCrewer, ecco un’interessante novità che riguarda un curioso personaggio della storia italiana: Il Resuscitatore di Lorenzo Beccati, che puoi trovare in libreria da martedì 30 aprile ed è pubblicato da DeA Planeta. Leggiamo insieme la trama:
«La notte del 4 novembre 1803, mentre contempla le acque del Mare del Nord infrangersi contro i legni del Victoire, il veliero battente bandiera francese su cui si è imbarcato per approdare a Londra, il fisico Giovanni Aldini ignora la portata degli eventi in cui verrà coinvolto nella capitale del regno inglese, ma sa perfettamente cosa va cercando: un cadavere fresco e non mutilato. Con un’adeguata stimolazione elettrica, opportunamente distribuita fra le membra, è possibile restituire la vita a chi l’ha perduta: è questa la convinzione su cui lo scienziato bolognese ha fondato i suoi recenti studi e le spettacolari, quanto chiacchierate, dimostrazioni eseguite in Italia e in Francia sui corpi di animali. Ma l’Inghilterra, che non conosce la ghigliottina, significa altro. Significa pene capitali inflitte tramite impiccagione, la possibilità di avere a disposizione corpi integri di reietti appena deceduti. Sbarcato in una Londra sordida, traboccante di miseria e disperazione, Aldini si getta a capofitto nel suo progetto visionario. Ma l’ambizione folle e la cieca fede nel progresso lo porteranno presto a fare i conti con le paure e i dilemmi morali che da sempre si annidano nel cuore dell’essere umano.»
Lo scrittore e sceneggiatore televisivo Lorenzo Beccati ci trasporta con questo romanzo nella miserabile e sordida Londra gotica, sulle tracce di Giovanni Aldini, fisico bolognese che visse fra il XVIII e il XIX secolo e che divenne famoso per i suoi discutibili esperimenti con l’elettricità su cadaveri animali e umani. Dietro di essi vi era la convinzione che era possibile riportare in vita un corpo morto grazie a potenti stimoli elettrici.
Questa teoria non è del tutto estranea ad un accanito lettore: viene subito in mente Frankenstein o il moderno Prometeo di Mary Shelley (1818). Il riferimento non è casuale infatti: il celebre romanzo gotico fu ispirato dal trattato di Aldini An account of the late improvements in Galvanism (trad. Un resoconto sugli ultimi progressi degli studi di Galvani, Londra, 1807).