Caro iCrewer oggi mi approprio con grandissimo entusiasmo di questa rubrica in cui noi redattori, guidati dalla nostra passione per la lettura, consigliamo un libro da leggere. Lo faccio perché trovo doveroso suggerire la lettura del libro che ha vinto il Premio Strega 2020, ovvero Il colibrì di Sandro Veronesi.
Credimi, o meglio credetemi, visto che siete sempre più in tanti a sfogliare e curiosare le pagini digitali del nostro blog, non esagero quando dico che probabilmente Il colibrì è il libro più bello che io abbia mai letto. Senza dubbio il mio preferito degli ultimi anni, ridimensionando così un po’ l’affermazione precedente.
IL COLIBRÌ: IL LIBRO
Come detto, Il colibrì, uscito per La nave di Teseo proprio un anno fa di questi tempi, è il romanzo che ha vinto il Premio Strega 2020, confermando le doti letterarie dell’autore Sandro Veronesi che già si era aggiudicato questo premio nel 2006 con il romanzo Caos calmo.
Protagonista del romanzo è Marco Carrera, che il lettore impara a conoscere e scoprire pagina dopo pagina, seguendolo per tutto il percorso della sua vita, dall’infanzia alla vecchiaia. La particolarità dello stile narrativo, secondo me di un livello eccezionale, è che la sua storia non viene raccontata in ordine cronologico. Capitolo dopo capitolo, infatti, si salta da un anno all’altro della sua vita, mettendo così insieme tutti i tasselli in ordine sparso e divinamente coinvolgente.
Attorno a Marco, detto il colibrì, Veronesi costruisce una serie di personaggi ai quali il lettore non può che affezionarsi. Gli intrecci tra il protagonista e questi personaggi costituiscono la parabola dell’esistenza che fa da fulcro alla storia, e che, con grandi doti di empatia, si spingono oltre fino ad arrivare a fare immedesimare il lettore in ognuno di essi.
È un romanzo drammatico, ricco di lutti e di elaborazioni del lutto, ma è anche un romanzo di speranza e di resilienza. Oltre che d’amore.
Alternando la pura narrativa alle lettere o alle mail, a seconda del periodo della vita del protagonista in cui veniamo catapultati, Veronesi racconta la storia di un uomo che potrebbe essere chiunque di noi che rimaniamo affascinati dalla lettura di tanta emozione scritta con la semplicità di un grande scrittore.
Il colibrì è quell’uccello che muove con una frequenza incredibile le ali solo per restare fermo, metafora questa del tremendo destino che tocca al Carrera, sempre impegnato con fatica e dolore a cercare di restare a galla all’interno di una vita che fino alla fine gli riserverà non poche tribolazioni.
Questa rubrica per definizione deve essere solo una segnalazione, un consiglio, pertanto non posso dilungarmi in quella che diventerebbe una recensione, ma, caro iCrewer, pur rischiando di cadere nello spoiler, devo confessarti che raramente ho provato così tante emozioni leggendo un libro. Raramente ho versato così tante lacrime e raramente mi son sentito così tanto vicino ai personaggi, specie negli ultimi capitoli del romanzo.
Uno in particolare, che non ti svelerò, è scritto così bene da prenderti davvero per mano e portarti nella scena descritta, con tutto il viaggio emozionale che ne consegue.
Un libro che si abbandona difficilmente. Che si farebbe leggere tutto in una volta nonostante le sue quasi quattrocento pagine, che allontana tutto quello che sta intorno a chi legge e che penetra nell’anima.
L’AUTORE
Sandro Veronesi è nato a Firenze nel 1959. Vive a Roma e ha cinque figli. Laureato in architettura, nella sua carriera ha collaborato con diversi quotidiani e con tantissime riviste letterarie. Attualmente scrive per Il corriere della sera.
Con i suoi romanzi di grandissimo successo ha vinto diversi premi importanti del panorama nazionale: solo per citarne alcuni il Campiello con La forza del passato, il Bagutta con Terre rare e come detto lo Strega con Il Colibrì e con Caos Calmo che è stato anche tradotto in venti paesi.