Un amore che finisce, una coppia che scoppia, lascia dietro di se insicurezze che condizionano, volenti o nolenti, i futuri rapporti sentimentali. Ricominciare ad amare è un rischio che, comunque, vale la pena di correre.
Amore: parola usata e abusata che racchiude tutto e niente, concetto di cui ogni essere vivente ha bisogno per vivere. Perchè senza amore (in senso lato) non si vive, chi disse che l’amore è il motore che fa girare il mondo pensava, probabilmente, al bisogno di assoluto che l’amore porta con sé. Ed è inutile tentare di farne a meno. Vivere l’amore nel tempo è invece più complicato, farlo durare è complicato, sopratutto nel cerchio chiuso di una coppia.
Se la solitudine genera insicurezza anche una relazione sentimentale può generarla, è ciò che racconta Ester Viola autrice de [amazon_textlink asin=’8806235028′ text=’Gli spaiati ‘ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=”]edizioni Einaudi, nel suo ultimo romanzo pubblicato nel Novembre scorso: un avvocato divorzista e divorziata che si innamora del suo capo, reduce a sua volta di un matrimonio finito.
I reciproci fallimenti matrimoniali immergono i protagonisti del romanzo in quello che l’autrice stessa definisce “il liquido di Bauman” (sociologo e scrittore, autore di Amore liquido): inzuppata di quella insicurezza e paura che ogni innamoramento porta con se ai suoi inizi, Olivia, la protagonista, è un’ipocondriaca sentimentale, sindrome che la conduce a sabotare la sua stessa relazione.
Se è vero ciò che psicologi e studiosi delle dinamiche di coppia affermano, cioè che le tensioni si acutizzano nei periodi festivi o di vacanza, chissà se la lettura di questo romanzo può far riflettere e magari aiutare a capirsi un po’ di più? Lo auguriamo di cuore a tutti i nostri lettori che vivono situazioni simili, leggere serve anche a questo.
L’ho comprato perché qualcuno mi ha detto che era divertente. Un paio di sorrisi te li strappa, è vero, ma è un’ironia che si compiace di se stessa, vuole stupire il lettore e lascia il tempo che trova.
L’ironia e, sopratutto, l’autoironia è quell’arma anche difensiva e non solo offensiva che consente di non prendersi mai troppo sul serio.
Ho segnalato il libro perché l’argomento ritengo sia di scottante attualità, non ho considerato il ‘fattore umoristico’. L’ironia non è umorismo è vedere il lato tragicomico delle cose.
Grazie e buona giornata Clarissa. ?