Non si vede, non si può dimostrare, spesso sembra che non ci aiuti ad essere felici! E’ necessaria la sua presenza per spiegare l’universo?
Richard Dawkins ha affrontato questa sfida ed ha scritto un libro per sconfessare e abbattere il presupposto ingannevole dell’esistenza d un supremo architetto della natura.
Diventare più grandi di Dio
Una guida all’ateismo per principianti questo il sottotitolo. Il focus sulla Bibbia e il suo contenuto messo in discussione con arguzia, perchè i miti che la sorreggono non sono documentati e pertanto non hanno valenza storica.
L’autore ci invita ad usare e pensare con la nostra testa, con coraggio, comprendendo nel modo più sano e profondo i misteri della vita e la meraviglia che ci circonda.
La sinossi:
“In un’epoca ancora pervasa da suggestioni religiose di ogni tipo, l’autore, con il consueto stile arguto e provocatorio, ci consegna una guida per liberarci da antichi e odierni abbagli. E ci convince che nel XXI secolo spetta alla scienza il compito di rispondere agli interrogativi sul senso dell’esistenza, sulle leggi che governano il mondo e le azioni umane, e che la pretesa delle religioni di giustificare la realtà attraverso un Dio creatore non è razionalmente sostenibile. Le scritture, specie la Bibbia, non rappresentano un valido motivo per credere, perché i miti che le sorreggono non sono documentati e dunque non hanno carattere storico. Le prove sono l’unico presupposto di qualunque tesi, se mancano la tesi perde di validità.
Smascherate queste contraddizioni, il focus si sposta sui presunti fondamenti scritturali della morale. Versetti biblici alla mano, l’ateo più famoso del mondo dimostra come Dio sia protagonista di storie raccapriccianti e poco edificanti, e non possa essere quindi fonte di norme universali. Questo, in aggiunta al fatto che l’etica si è modificata nei secoli, mostra come l’umanità progredita non dovrebbe ricavare il proprio senso del bene e del male dalla Bibbia.
Ma la sfida più stimolante, per Dawkins, è sconfessare e abbattere, sulla scia delle teorie di Darwin, il presupposto ingannevole dell’esistenza di un supremo architetto della natura, che da solo ne spiegherebbe i prodigi. L’evoluzione per selezione naturale chiarisce tutti gli enigmi, dalle soluzioni improbabili adottate dagli organismi viventi per sopravvivere, alle mutazioni genetiche, ai colori degli animali. La conoscenza scientifica è in grado di decifrare la strabiliante simmetria dei fiocchi di neve, lo sviluppo dell’embrione e la trasmissione del DNA.”
Richard Dawkins
è nato a Nairobi, in Kenya, il 26 marzo 1941, da una famiglia inglese. Tornò in Inghilterra. Dawkins per studiare all’Università di Oxford, laureandosi nel 1962 in Biologia e svolgendo poi il dottorato di ricerca insieme all’etologo olandese Nikolaas Tinbergen (meglio noto come Niko Tinbergen). Trasferitosi negli Stati Uniti, dal 1967 al 1969 è stato assistente nel dipartimento di zoologia della facoltà di Biologia all’Università di Berkeley in California. Nel 1970 è divenuto professore universitario di zoologia all’Università di Oxford.
La sua prima opera di divulgazione scientifica fu Il gene egoista, pubblicato nel 1976 e in seguito rivisto e aggiornato nel 1989. Il grande successo nel settore della divulgazione dei temi della teoria dell’evoluzione lo ha condotto, nel 1995, a diventare titolare della prima cattedra di Public Understanding of Science a Oxford. Nel 1997 divenne anche membro della Royal Society of Literature.
Caro iCrewer sono proprio curiosa di conoscere il tuo punto di vista, chissà che non sia il vero segreto per trasformare la vita.