“Cos’hai da guardare“, un quesito quasi sfacciato che ci propone Bobo Rondelli mentre ci illustra il viaggio introspettivo a tutto tondo sui suoi natali e sulla musica, arte intesa sia come cornice che come salvezza di vita – Novità Mondadori
In uscita il 23 luglio, un interessante trattato sulla vita, le opere e le introspezioni di Bobo Rondelli; “Cos’hai da guardare” è edito da Mondadori. Ecco i contenuti:
“Lui, Roberto Rondelli, è uno degli ultimi “maledetti” della canzone e della poesia italiana, un artista che porta con sé la beffarda, dolente, orgogliosa eredità umana e politica della sua Livorno, fondata, come racconta lui stesso, “da ladri, prostitute, prigionieri politici”.
Rondelli ha scritto e continua a scrivere canzoni che sanno di amori difficili, di rabbia e malinconia, e soprattutto continua a fare del palco, da vero performer, la sua vera patria, mescolando il graffio della comicità e della provocazione al ripiegamento della ballata.
In Cos’hai da guardare Rondelli fa i conti con chi l’ha messo al mondo, con la città che lo ha visto crescere, con le donne – beatitudine e dannazione -, con la solitudine, con l’alcol e la droga, con la musica – sfida e bellezza. Attraverso uno sbilenco andare e venire di immagini e un benefico disordine degli affetti tornano la dolce figura della madre, lo sguardo interrogativo del padre, i fantasmi dell’apprendistato sessuale, le prime grandi avventure musicali (i Beatles, Lou Reed, Iggy Pop ma anche Guccini, e naturalmente il faccia a faccia con l’altro grande livornese, Piero Ciampi), il premere del mondo a cavallo del millennio, il dolce sgomento di avere figli a cui passare il testimone. Lo vediamo farsi portare in galera per “atti osceni”, patire la morte dell’amico bassista Alessandro, suonare per ragazzini leucemici, ricominciare sempre da una donna, vivere la nicchia preziosa della propria arte come la vera salvezza. Bobo Rondelli, ovvero una storia esemplare, una storia con tante aperture e nessun finale possibile: solo la nettezza di quella domanda senza punto interrogativo, “Cos’hai da guardare”.”
Caro iCrewer segnati anche questa data: Martedì 23 luglio Bobo Rondelli presenta il suo libro “Cos’hai da guardare” a Livorno presso Villa Fabbricotti, viale della Libertà, 30. Ore 21.30
L’AUTORE
Bobo Rondelli nasce il 18 marzo 1963 a Livorno, città che farà da musa ispiratrice a tutta la sua carriera artistica. Fino agli inizi del 1992 si cimenta nelle classiche cover band, per poi formare un gruppo con il quale suonare pezzi propri e dare ampio spazio alla sua creatività. La vita artistica di Bobo sarà ricca e colma di riconoscimenti, tanto che a Maggio 2009 esce il film “L’uomo che aveva picchiato la testa” che l’apprezzatissimo regista Paolo Virzì dedica a Bobo, che ne è anche attore protagonista. L’incontro tra questi due vecchi amici, Virzì e Rondelli, dipinge un affascinante spaccato della loro città natale Livorno e omaggia Bobo, il geniale e sconsiderato cantautore che di questo mondo vivace e plebeo è la voce più autentica, esilarante e commovente. Bobo ha scritto anche “Compagni di sangue“, in formato ebook per Titivillus nel 2014.