Prima di segnalarti questo romanzo, ti presento la sua autrice!
Azra Sarızeybek Kohen o Akilah, è del 79 ed è una psicologa cognitivo comportamentale turca. Ha studiato in Gran Bretagna specializzandosi in studi motivazionali con un dottorato presso il dipartimento di Psycology della Liverpool University. Non solo ha studiato radio, televisione e cinema presso l’Università di Istambul e l’economia di aiuti nei paesi del terzo mondo all’Università di Ottawa. E’ madre di un bimbo parla molto bene italiano ed inglese, non appartiene a nessuna ideologia politica, crede nell’agricoltura biologica, nella matematica dell’universo e nel fatto che esiste un Creatore. La trilogia PHI, CHI, PI ha avuto un enorme successo in Turchia arrivando a vendere due milioni di copie e dai primi due romanzi è stata, anche, tratta una popolarissima serie tv.
Secondo Azra” il problema più grande al mondo non è né l’istruzione, né la disoccupazione o il basso reddito. Secondo lei, il problema maggiore sono le madri in grado d’impedire il risveglio precoce dei bambini all’individualismo non caricando la coscienza dell’identità. Crede che anche un solo individuo può cambiare il mondo agendo correttamente e che possiamo evolvere per essere un vero umano in ogni momento.”
Si può intuire con quale spirito analitico siano stati scritti i tre volumi e come gli stessi siano, siano legati tra loro e complementari l’uno dell’altro.
Scrive Azra Kohen: “Nulla è più spietato dell’amore per una persona”! E’ una frase di per se dura ma è in questo modo che la scrittrice turca apre il suo romanzo. Non a caso, nella trama di “Chi”il protagonista della storia più che un uomo innamorato, è ossessionato dal suo stesso sentimento, dal quale rifugge e con il quale tornerà a scontrarsi con maggiore spietatezza. E già è un elemento che incuriosisce…
Scrive ancora la Kohen: “se pensi di leggere “Chi “senza leggere “Phi” il primo volume della trilogia non cominciare nemmeno! Non ti nascondo che la richiesta mi ha in qualche modo, spinto a ricercare il primo volume per capirne di più e in effetti, scorrendo la trama di “Phi” mi sono resa conto che entrambi i romanzi sono molto legati da una Consecutio Temporum” dal quale non si può prescindere. Questo non vuol dire che la segnalazione di oggi non possa essere descritta singolarmente, almeno per coloro che già, a conoscenza della trilogia e dell’autrice, non abbiano già acquistato il primo libro.
In sintesi,”Phi,” “Chi” e “Pi” fanno parte di una trilogia in cui l autrice racconta il mondo che circonda la travagliata e travolgente storia d’amore tra un uomo maturo e una giovanissima ballerina. Nel primo è descritto l’incontro di Can Manay, uno psicologo molto affermato con Duru, giovane ballerina, fidanzata tuttavia a Deniz“e qui Il messaggio della scrittrice è chiaro…
“Ciascuno nella vita ha una cosa che gli riesce molto bene. Una soltanto. Ce la portiamo dentro sin dalla nascita, è nostro compito riconoscerla; in una parola, scoprire chi siamo davvero. “Phi” è il viaggio di chi, senza paura, è padrone della propria esperienza, e non si perde nei suoi mille rivoli”
Come sottolinea la Kohen, il percorso non è sempre facile. Nel sequel di “Phi” infatti, che oggi ti segnalo, Can riesce a conquistare la ballerina, ma cade nel vortice della gelosia. Pur rifuggendo dall’ossessione per Duru, la vita dello psicologo si ritrova, a distanza di tempo, sconvolto nuovamente dallo stesso sentimento per la giovane, condannandolo ad un altalena emotiva spesso incontrollabile. Can e Duru prendono strade diverse, si allontanano per leccarsi le ferite con la speranza di ritrovare un equilibrio perduto da tempo, ma si ritrovano a fare i conti con se stessi e il loro rapporto logorante.
Quando cerchi di allontanarti da te stesso”, scrive la Kohen “la vita ti acciuffa e ti mette nell’angolo in modo che tu non possa scappare. E ti tiene lì, all’angolo, finché non trovi la forza dentro di te e non vedi con chiarezza ciò che devi cambiare. Non puoi andartene dal mondo senza prima aver compreso questo, perché l’uomo è qui per dare un senso a ogni cosa. Non puoi esistere senza trovare te stesso.»
La storia dei due giovani continua tra alterne vicende anche nel terzo volume, che in qualche modo, mette un punto e sigla in modo chiaro il pensiero della scrittrice su quello che in fondo è lo scorrere della vita di ognuno di noi e di quanto le nostre scelte siano fondamentali per formare noi stessi e guidarci verso un futuro consapevole e positivo per noi stessi e per coloro che da noi dipendono.
Scrive Azra Kohen:“PI” è il libro che ci permette di veder fiorire il seme che abbiamo piantato dentro di noi: ” Ci gettarono per terra, ma non sapevano che noi eravamo i semi”
Una trilogia a mio avviso, avvincente, intrigante ma scritta con lo sguardo attento e competente di una scrittrice da scoprire e apprezzare. Solo un piccolo avviso: “Pi”, il terzo volume della trilogia lo troverai nelle librerie dal 22 ottobre prossimo, ma come sempre, puoi prenotarlo si Amazon. Te li consiglio!